San Cipirello, rissa in chiesa: “le due famiglie si sono scusate con Don Billeci”

«Le due famiglie hanno capito di aver sbagliato e si sono scusate», racconta don Giuseppe Billeci, l’arciprete di San Cipirello, dove lo scorso 14 febbraio è scoppiata la lite in chiesa madre, che ha portato ieri a dodici denunce. «Ho spiegato loro – racconta – che se la violenza è sempre deprecabile, in chiesa lo è ancora di più. Non è stato un gesto bello. Anzi è stato perfino dissacrante. Ma ci sono purtroppo delle situazioni di disagio e contrasto familiare che hanno portato alla lite e dovremmo adesso tutti cercare di smorzare i toni». Protagonisti della vicenda  sono i due nuclei familiari che avevano preso parte al battesimo di un bimbo di sette mesi. I genitori sono ormai ex conviventi. E tra le due famiglie sembra ci fossero già stati degli screzi. Alcuni dei protagonisti vivono a San Cipirello. Altri abitano nel comune limitrofo di San Giuseppe Jato. La tensione che evidentemente covava da tempo è esplosa al termine delle cerimonia religiosa, al momento delle foto. La notizia della rissa in chiesa ha avuto risonanza mediatica anche sugli organi di stampa nazionali. Di qui le reazioni infastidite sui social, e non solo, da parte di alcuni sancipirellesi imbarazzati da tanto clamore. E imbarazza anche don Giuseppe. Nemmeno il suo intervento, richiamato dalla sacrestia dalle urla dei partecipanti alla rissa, era riuscito a sedare in un primo momento la colluttazione. «La nostra è un comunità religiosa sana – ci tiene a sottolineare il parroco, in paese da sei mesi –. Non era mai successo nella storia di San Cipirello un fatto del genere. Da quando sono arrivato ho trovato una bella comunità ecclesiale, che ha saputo sempre distinguersi per attivismo ed impegno. Quanto successo quella domenica è stato solo un brutto episodio, ma isolato». Ma adesso spetterà alla Procura a valutare le responsabilità dell’accaduto dentro la chiesa.

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