San Cipirello, 12 denunce dopo rissa esplosa al termine di un battesimo in chiesa

Sono accusati di aver preso parte ad una rissa all’interno della Chiesa Madre “Maria Santissima Immacolata” di San Cipirello. Per questo i carabinieri della locale stazione hanno denunciato nei giorni scorsi 12 persone. I fatti risalgono al 14 febbraio, prima dell’istituzione della “zona rossa” in paese. Dalle indagini dei carabinieri è emerso che “la miccia si sarebbe accesa dopo la celebrazione religiosa, nel fatidico momento delle fotografie del neonato, rito cui si sottopongono solitamente entrambi i nuclei familiari in accordo fra loro: tensioni già presenti fra i parenti dei genitori sarebbero state alla base della lite e del successivo scontro fisico”.
La rissa, scatenatasi all’interno della chiesa, avrebbe visto anche l’intervento del parroco, che ha tentato di sedare gli animi. Nessuno dei partecipanti, tuttavia, ha riportato lesioni.

Protagonisti della vicenda raccontata dal Giornale di Sicilia e da Valle Jato News sono due nuclei familiari che il 14 febbraio scorso avevano preso parte al battesimo di un bimbo di sette mesi. I genitori, due ventenni, sono ormai ex conviventi. E tra le due famiglie sembra ci fossero già stati degli screzi. Alcuni dei protagonisti vivono a San Cipirello. Altri abitano nei comuni limitrofi. La tensione è esplosa al termine delle cerimonia religiosa.

L’insistenza di uno scatto col bimbo festeggiato da parte di una zia e dei nonni paterni avrebbero infastidito la madre. Di qui il primo veemente scambio di accuse. Dalle parole si è però presto passati ai fatti: spintoni e schiaffi. Ad avere la peggio sembra sia stato il nonno materno, scaraventato per terra e colpito più volte da un giovane. Le botte hanno visto protagoniste anche alcune donne. Ad assistere alla scena, dopo la messa, c’erano pochi fedeli. Qualcuno tra loro aveva anche chiamato le forze dell’ordine. A cui si sono rivolti alcuni dei protagonisti per denunciare lesioni e minacce.

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