Partinico, prosegue all’ISS Danilo Dolci l’attenzione a studenti, familiari e personale provati psicologicamente dalla pandemia
L’ Istituto Superiore Danilo Dolci continua ad abbracciare la grande attenzione che il Ministero per l’Istruzione e l’Ordine Nazionale degli Psicologi ha posto alla salute degli studenti, dei genitori e del personale docente e ATA, con la prosecuzione dello sportello psicologico.
L’iniziativa continuerà ad essere portata avanti con attività di circle time svolte in presenza nelle classi diurne e serali dell’ Istituto.
Per le classi prime, seconde e terze del diurno si affronterà la tematica “dell’ uso dei media e dei social network al tempo del Covid-19 fra bisogno e dipendenza…….verso un uso consapevole”; per le classi quarte e quinte del diurno: “Paure ed incertezze, soluzioni e progettualità per un futuro fra scuola e lavoro” Per le classi del primo, secondo e terzo periodo del serale:
“L’introspezione come spinta evolutiva verso nuovi traguardi di crescita”.
Alle esperienze propedeutiche di circle time seguiranno attività di ascolto individuale per gli alunni e i genitori, effettuati in presenza, salvo diversa organizzazione scolastica a seguito di eventuali cambiamenti per il contenimento del COVID-19, nei plessi di appartenenza degli studenti. Tali colloqui potranno scaturire dalla segnalazione dei docenti o dalla prenotazione del colloquio dello stesso studente. Allo stesso modo i genitori degli alunni, se ne sentono il bisogno, potranno prenotare utilizzando la mail istituzionale dei figli.
Le attività di ascolto psicologico rivolto ai docenti, al personale ATA, a richiesta sia in presenza che online, avverranno con le stesse modalità di prenotazione, cioè inviando per mail la propria disponibilità.
Al fine di incoraggiare tutto il personale docente, non docente, tutti gli studenti e per loro tramite anche le famiglie ad usufruire senza remore di tale opportunità, il dirigente scolastico Gino Chimenti ricorda che “bisogna pensare allo psicologo non come una persona giudicante ma come un essere accogliente, come un uomo o donna che in quanto tale può aver vissuto, in termini di sofferenza umana, tutto quello ognuno di noi può vivere nel proprio percorso di vita, ma bisogna anche pensare lo psicologo come uno specialista che ha imparato, attraverso il suo percorso di studi e attraverso la sua pratica lavorativa, gli strumenti adatti per comprendere ed aiutare gli altri con una totale sospensione del giudizio”.
Tutto quello che emergerà durante i colloqui è tutelato in materia di privacy dal codice deontologico degli psicologi.