Corleone, bruciato nel giorno di San Leoluca il portone della chiesa di S. Agostino
Alle prime luci dell’alba di oggi, la Chiesa
di Sant’Agostino di Corleone è stata bruscamente svegliata da uno scellerato gesto vandalico che ha bruciato il portone d’ingresso dell’edificio sacro in cui oggi si festeggia la festa liturgica del santo monaco bizantino
Leoluca. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno prontamente spento l’incendio impedendo danni maggiori alla preziosa chiesa del XV secolo, e le forze di Polizia hanno subito dato inizio ai rilievi per le indagini del caso.
Corleone ha una ricca tradizione religiosa e culturale e i parroci di Corleone, sono fortemente impegnati a indirizzare le nuove generazioni verso la strada della reazione morale alla mafia attraverso una crescita culturale e sociale per sostenere un processo di riappropriazione di una identità positiva.
Non si conoscono le ragioni di un gesto insensato come quello di questa
mattina, che nella festa di oggi ha turbato le celebrazioni liturgiche di San
Leoluca e a detta del parroco, don Luca Leone: “certamente questo non
farà mancare la preghiera per questa città e anche per questi ignoti vandali, affinché per intercessione del Santo Monaco bizantino, il pentimento
del male fatto porti frutti nuovi di conversione”.
Il faticoso e lungo lavoro di rinascita per questo paese, ha visti impegnati
in questi anni la Chiesa di Monreale, per mezzo della Caritas diocesana e
in partenariato con Confcooperative Sicilia, nella valorizzazione e gestione dei beni culturali ecclesiali a Corleone: “Questa terra sarà bellissima”
è un progetto di sviluppo di comunità, sostenuto con i fondi 8xmille.
Ha affermato questa mattina il vescovo, mons Michele Pennisi, che oggi
pomeriggio sarà a Corleone in occasione della festa del Santo Patrono
della Città,: “sembra profetico questo progetto per Corleone, esso nasce
dal desiderio di offrire la “via della bellezza”, coniugata con la legalità e
la solidarietà, e la fatica della lotta alla durezza e brutalità di simili gesti, come quello di oggi, ci fanno capire che siamo sulla via giusta”.