Valle Jato, provvedimenti aggiuntivi dei commissari nei due comuni in zona rossa
Da ieri i check-point delle forze dell’ordine presidiano i varchi d’ingresso della “zona rossa”. Tutte le auto, in entrata ed in uscita da San Cipirello e San Giuseppe Jato, vengono sottoposte a controlli da parte dei carabinieri e dei vigili urbani. A supporto ci sono anche i volontari della protezione civile. Le postazioni si trovano davanti il cimitero comunale jatino, nei pressi dello svincolo della strada statale Palermo-Sciacca e, a San Cipirello, davanti gli ingressi della Sp2 con Partinico e della Sp 4 con Corleone. Fino all’11 marzo i due comuni limitrofi sono, infatti, “off-limits” per effetto dell’ordinanza emessa dal Presidente della Regione Nello Musumeci. A cui si sono aggiunti anche le ordinanze locali.
A San Giuseppe Jato il commissario regionale Salvatore Graziano ha stabilito “ulteriori misure di prevenzione e di contenimento dell’emergenza epidemiologica”: chiusura totale della Sp 34, che collega San Giuseppe Jato con Piana degli Albanesi e della ex strada regionale 4 “San Giuseppe Jato-Dammusi”. Dove però abitano diversi nuclei familiari. “Siamo isolati – protesta Gianfranco Giacona -. La nostra è una zona rurale senza servizi e possibilità di rifornimenti. Ad assicurare però la riapertura già da domani è il commissario Graziano.
A San Cipirello il comandante dei vigili Giacinto Marchesotto ha firmato un’altra ordinanza che chiude il varco con la Sp20 per Camporeale. Transenne e divieti anche agli ingressi di via Ugo la Malfa e corso Trieste. E anche qui si sono registrati disagi per i residenti.
Nei due paesi già da ieri circolano comunque poche persone. Anche se la gran parte delle attività commerciali restano aperte nel rispetto delle normative. Sono chiuse invece tutte le scuole: dall’infanzia alle superiori. Qualche disagio lo hanno subito gli studenti pendolari. Alcuni sono in Did, mentre altri continuano a frequentare le scuole superiori a Palermo e Partinico. E su questo è intervenuto il commissario Graziano: “I ragazzi devono seguire le lezioni a distanza. Se qualche scuola non ha ancora previsto per loro la didattica digitale integrata, chiamerò personalmente i dirigenti scolastici”.
All’ex sindaco Giuseppe Siviglia, che ieri aveva detto che “con una normale gestione politica dei due comuni la situazione sarebbe diversa”, risponde Graziano: “Di fronte ad un’autorità sanitaria – ha detto- non c’è politica che può percorrere strade diverse. Abbiamo chiesto più volte in passato di rafforzare i controlli. Così come abbiamo insistito ed ottenuto lo screening di massa”.
Per monitorare la situazione contagi da Covid-19 domenica è previsto –infatti- un controllo in modalità drive-in. Dalle 10 alle ore 17, in via dello Stadio a San Giuseppe Jato, potranno sottoporsi al tampone rapido tutti i sancipirellesi e jatini.
Ed a chiedere chiarezza sui numeri dei positivi è stato ieri l’avvocato jatino Maurizio Costanza, nei mesi scorsi protagonista di un “braccio di ferro” con l’Asp: “Non si contesta l’istituzione della zona rossa, che, se necessaria, è doverosa. La stiamo però subendo senza conoscere il numero quotidiano dei contagiati. Nessun organo ufficiale fornisce quotidianamente i dati e ciò impedisce la verifica da parte dei cittadini circa la legittimità dell’istituzione e del mantenimento di tale misura”.