Partinico, processo Maniaci: Ingroia chiede l’assoluzione e attacca l’ex sindaco di Borgetto
L’avvocato Antonio Ingroia ha chiesto l’assoluzione per il giornalista Pino Maniaci nel processo che lo vede coinvolto con accuse di estorsione e diffamazione e per cui la Procura di Palermo ha chiesto una condanna a 11 anni e 6 mesi di reclusione. Nella lunga arringa durata un paio d’ore davanti al giudice monocratico Mauro Terranova, il suo legale ha detto che “la Procura ha letto in modo capovolto questa vicenda. Pino Maniaci ha resistito alla corruzione. C’è stata una manipolazione del video in cui viene ripreso consegnare 366 euro all’allora sindaco di Borgetto. Tutta un’operazione per salvare il soldato Saguto che andava sempre in caserma per informarsi di questa inchiesta”. L’ex direttore di Tele Jato è indagato dal 2016, quando finì coinvolto in una retata nell’ambito dell’operazione Kelevra contro le famiglie mafiose di Borgetto e Partinico, contestandogli estorsioni nei confronti degli allora sindaci di Partinico e Borgetto; Salvo Lo Biundo e Gioacchino De Luca; contro quest’ultimo Ingroia ha avanzato alla Procura richiesta di valutare nei suoi confronti l’accusa di calunnia. Secondo Antonio Ingroia, Maniaci “è stato oggetto di un tentativo di corruzione dai sindaci, soprattutto da De Luca che voleva e cercava di ammorbidirlo”. Per diffamazione era invece stato denunciato dai giornalisti Michele Giuliano e Nunzio Quatrosi e dal pittore Gaetano Porcasi. Pino Maniaci, adesso, attende la sentenza.