Operazione Schiticchio, sequestrati 13 supermercati del Gruppo Gamac con sede a Carini

Grazie all’aiuto della mafia avrebbe fatto crescere la sua rete commerciale. E’ l’accusa principale che ha determinato il sequestro del patrimonio da 150 milioni di euro disposto dalla sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Palermo, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, nei confronti del 53enne Carmelo Lucchese. L’imprenditore   opera nel settore della grande distribuzione alimentare ed attraverso la società Gamac con sede legale a Milano e base operativa a Carini, gestisce 13 supermercati a marchio Conad e Todis a Palermo, Carini, San Cipirello, Bolognetta, Bagheria e Termini Imerese.  Nell’operazione denominata Schiticchio sono stati impegnati oltre 100 militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Palermo. I sigilli sono stati messi ad aziende, quote societarie, 7 immobili, conti correnti, polizze assicurative e auto di Lucchese, tra cui due Porsche Macan. Tra i beni sequestrati anche una villa che sorge nel quartiere Pagliarelli a Palermo. Tutto il patrimonio è stato affidato ad un amministratore giudiziario nominato dal Tribunale per garantire la continuità aziendale e mantenere i livelli occupazionali per tutelare i diritti dei lavoratori, dei fornitori e dei clienti. Gli accertamenti svolti dagli specialisti del Gico del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Palermo hanno evidenziato presunti legati tra l’imprenditore incensurato e la famiglia mafiosa di Bagheria. I rapporti emergerebbero dalle dichiarazioni di diversi collaboratori di giustizia e da successive indagini. Secondo gli inquirenti, Lucchese avrebbe messo a disposizione un appartamento per dare rifugio a Bernardo Provenzano nel suo ultimo periodo della latitanza. Nel 2019 la società Gamac ha fatturato 80 milioni di euro.

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