Cinisi, venti di crisi al comune: licenziato l’assessore Leo Biundo
“A seguito di attente e meditate valutazioni di opportunità politico-amministrativa, essendo venuto meno il rapporto fiduciario che deve sempre permanere tra il capo dell’amministrazione e il singolo componente di giunta, riverberando effetti negativi sull’azione dell’intero esecutivo”, il sindaco di Cinisi Giangiacomo Palazzolo ha revocato la nomina all’assessore Leonardo Biundo.
La drastica decisione di defenestrare dalla squadra di governo il primo eletto assoluto al Consiglio Comunale, nella lista che ha sostenuto la ricandidatura del primo cittadino alle ultime amministrative, ha provocato le inevitabili reazioni dell’interessato che, si dice “in attesa di conoscere le reali motivazioni della revoca dell’incarico”.
Leo Biundo, infatti, avrebbe saputo di essere stato licenziato dal messo comunale che gli avrebbe notificato il provvedimento.
L’ormai ex assessore defenestrato assicura che proseguirà nell’impegno politico assunto con gli elettori insieme al proprio gruppo “Cinisi nel cuore” (costituito nell’ultima seduta consiliare insieme ad Antonella Candido), con passione e serietà sempre nell’interesse della collettività ma, da adesso, tra le fila dell’opposizione.
L’assessore licenziato parla di “un’amministrazione che evidentemente non è abituata al confronto ed al dialogo con chi non ha in uso ricevere ordini di scuderia. In questi due anni di consiliatura – prosegue Biundo – ho cercato, seppur con un sindaco assente e lontano dai problemi dei cittadini e nonostante le difficoltà connesse all’emergenza sanitaria che stiamo vivendo, di lavorare nel rispetto delle deleghe assegnatemi. Anche se è venuta meno la mia carica, prendo atto di questa incomprensibile decisione e non essendo attaccato alla poltrona – conclude – vi garantisco che il mio impegno continuerà più forte di prima per il bene della mia amata Cinisi”.
A sostegno di Leo Biundo interviene il parlamentare regionale di riferimento Edy Tamajo. “Non commento le decisioni del primo cittadino di Cinisi perché non ho stima da chi è affetto da “Sindachite “ da secondo mandato, e mi fermo qui”, ha scritto sui social il deputato di Italia Viva. Tamajo loda ed augura buon lavoro all’ormai Consigliere Comunale Leo Biundo, assicurando che lo stesso, insieme ad Antonella Candido, Mimmo Scrivano e Margherita Cusimano, continuerà a lavorare per la comunità “ancora più forte di prima”. Scrivano però risulta ancora ufficialmente tra le file del gruppo di maggioranza “Avanti per Cinisi”, ma Tamajo lo tira dentro al proprio; una defezione che porterebbe il sindaco Giangiacomo Palazzolo a non avere più i numeri per governare.
Numericamente, contando su Scrivano, la maggioranza sarebbe adesso composta da 9 Consiglieri Comunali e l’opposizione da 8. Diversamente, così come fa trapelare Tamajo, gli scranni dei due schieramenti diverrebbero pari. 8 e 8.
Secondo alcune indiscrezioni, il sindaco Palazzolo avrebbe un asso nella manica ancora da sfoderare, ovvero il possibile supporto che potrebbe incassare dai Consiglieri Comunali Pino Manzella e Salvo Anania che, nell’ultima seduta consiliare avrebbero manifestato apprezzamenti sull’operato della giunta.
La scelta dell’assessore che subentrerà al defenestrato Leo Biundo chiarirà certamente cosa bolle in pentola. Nel provvedimento di revoca, il primo cittadino scrive di avere necessità di rilanciare l’attività politco-amministrativa e istituzionale della sua giunta in conformità al programma elettorale, tenendo conto dell’emergenza sanitaria da coronavirus e della crisi socio-economica che ne è conseguita. La scelta di licenziare Biundo non può essere stata fatta dal sindaco Palazzolo senza tenere conto delle conseguenze che ciò avrebbe comportato in aula e quindi della possibilità di perdere il sostegno di 2/3 Consiglieri Comunali in una botta sola. Sicuramente vi saranno in atto delle consultazioni e strategie politiche per “ricompattare la 70”, come si dice in gergo. A meno che Palazzolo non abbia agito da “Kamikaze”; cosa improbabile.