Cinisi, i carristi nostalgici del Carnevale addobbano con maschere la piazza

Ieri mattina la piazza di Cinisi si è svegliata con le esposizioni artistiche dei carristi. Una iniziativa per portare un po’ di colore alla comunità che,  colpita dal buio periodo della pandemia, quest’anno non ha potuto dar ego alla goliardia dell’amato carnevale. Negli ultimi anni grazie all’esperienza e alla maestria maturata di anno in anno dei carristi dell’associazione La Maschera e grazie all’impegno costante dell’ex assessore al turismo Salvo Biundo, il carnevale di Cinisi ha raggiunto livelli importanti. Ogni anno, come da tradizione storica, ha avuto inizio con l’ingresso di U Nannu per concludersi proprio con la sua messa al rogo per garantire il rinnovamento e la purificazione. I carri e i carristi di Cinisi sono stati l’anima pulsante del carnevale. Grazie al loro estro e alla loro maestria ogni anno hanno dato vita ad un carnevale unico nell’intera provincia di Palermo e non solo. “Ragazzi che hanno il carnevale nel sangue e nel cuore – sottolinea il sindaco Giangiacomo Palazzolo –  e che terminata la sfilata, cancellata  la stanchezza, cominciano già a pensare al nuovo carro per l’anno successivo. E poi che bellezza i bambini dell’istituto comprensivo di Cinisi :con i loro abiti, i loro balli, le loro coreografie, il loro carro, guidati dalle loro insegnanti, coadiuvati dalla dirigente scolastica e dalle famiglie. E tutto ciò – aggiunge il sindaco Palazzolo – grazie all’indimenticabile professore Friscia, di origine sciacchitana, che fu il  maestro di tanti carristi e il motore dei primi carnevali in cartapesta in paese”. Quest’anno, purtroppo, sono mancati a tutti  quei giorni di fermento che hanno sempre visto tutti in movimento:  sarte, attività commerciali, associazioni, scuole di danza, palestre, famiglie. Un’intera comunità coinvolta e impegnata nella riuscita di questo importante evento. Già l’anno scorso il Carnevale venne bruscamente interrotto per il vile assassinio del giovane Paolo La Rosa, barbaramente ucciso a Terrasini proprio al termine di una serata danzante in un locale, mentre a Cinisi si era appena conclusa la prima giornata della classica sfilata dei carri allegorici. Un evento drammatico che indusse il primo cittadino ad annullare tutti i festeggiamenti del carnevale in programma nei giorni successivi. E poche settimane dopo,  a trasmettere ulteriore ansia al paese furono i primi contagi da coronavirus registrati nella comunità, poi il lockdown e il perdurare dell’emergenza sanitaria che continua a far parte del nostro presente.  Per i carristi, posizionare queste maschere in piazza, è stato un messaggio di positività e soprattutto di speranza affinchè presto tutto torni come prima. Nel ricordare Paolo La Rosa, e il giovane carrista Dario Massa, scomparso prematuramente nel 2019 proprio durante il periodo carnevalesco che amava tanto, il sindaco di Cinisi, Giangiacomo Palazzolo afferma che “tutti insieme,  come un’unica famiglia, supereremo questo triste periodo  riportando il carnevale come celebrazione di gioia e di allegria, affinchè a vincere siano la musica, i sentimenti, le maschere più belle e non più quella chirurgica.

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