Capaci, sfregiato da cocci di bottiglia: sangue in piazza Troìa
Indagano a tamburo battente i carabinieri su una rissa avvenuta ieri pomeriggio a Capaci e sfociata anche nel sangue. Teatro di un vero e proprio scontro è stata la centralissima piazza Calogero Troìa, nel cuore del centro storico a pochi passi dalla chiesa Madre, dove probabilmente si è consumata una sorta di regolamenti di conti che ha visto coinvolti esclusivamente dei minorenni. Due i feriti: uno di 16 anni con ferite lievissime ed un altro di 15 invece con vari tagli superficiali, alcuni anche al viso, ricoverato invece in codice giallo, entrambi all’ospedale “Villa Sofia” di Palermo. Il 15enne pare che sia stato colpito da alcune bottiglie rotte che sono state utilizzate come vere e proprie armi. Imprecisato al momento il numero delle altre persone coinvolte anche perchè quanto accaduto non è stato del tutto ancora cristallizzato dagli inquirenti. Alcuni dei partecipanti alla rissa sono stati fermati e identificati dai militari dell’Arma, altri invece si sarebbero dileguati facendo perdere le loro tracce. Al momento, dai primi sommari riscontri, pare che la rissa abbia coinvolto ragazzini tra i 14 ed i 17 anni. Sulla base delle prime testimonianze si è trattato di un vero e proprio branco che avrebbe preso di mira un ragazzo. I motivi sono però ancora al vaglio dei carabinieri che stanno sentendo alcuni testimoni con l’obiettivo di raccogliere quanti più indizi possibili. Stando ai primissimi accertamenti tutto è cominciato con una discussione scaturita tra un gruppetto di ragazzi e un loro coetaneo. Dalle parole però ben presto si è passato ai fatti: prima gli spintoni e infine si è arrivati a calci e pugni. La situazione però è subito degenerata con alcuni di questi ragazzi a rompere delle bottiglie in vetro, utilizzate come vere e proprie armi. Uno di loro, per l’appunto il ragazzo di 15 anni, ha riportato alcuni tagli persino in viso. Nel frattempo i carabinieri sono intervenuti sul posto in seguito ad alcune segnalazioni di residenti della zona: ed è stato provvidenziale il loro arrivo perchè ha evitato che la rissa potesse davvero degenerare in qualcosa di più grave. oltre alle testimonianze i carabinieri stanno cercando anche di verificare l’esistenza in zona di telecamere di videosorveglianza.
Il sindaco di Capaci, Pietro Puccio, è intervenuto sui social per commentare quanto accaduto:
Ieri pomeriggio nel nostro paese, e’ successo un episodio che ci ha lasciati sgomenti e sbigottiti, oltreche’ amareggiati ed addolorati. Una animata discussione tra ragazzi minorenni, in prossimita’ della Piazza Matrice, e’ presto degenerata in rissa, con uno di essi che ha impugnato una bottiglia, l’ha rotta e, con i suoi frammenti, ha colpito al viso un altro ragazzo, sfregiandolo al volto, fra la guancia e la mandibola, spedendolo all’ospedale. L’episodio ci ha stupiti, angosciati e preoccupati. Episodi del genere, oltre a dover essere condannati e stigmatizzati, ci impongono una profonda riflessione sulla nostra societa’, sulla sua organizzazione, sulle sacche di disagio, di emarginazione e di diseguaglianze che essa contiene e sviluppa al suo interno. Riteniamo sia necessario interrogarci sulle omissioni e sulle assenze, sulle difficolta’ e sulle incapacita’, sulle nostre carenze e sulle nostre mancanze come genitori, come educatori, come operatori sociali e spirituali, come rappresentanti istituzionali ai piu’ diversi livelli. Facciamo appello a tutti, alla sensibilita’ ed alla buona volonta’, all’impegno ed all’attenzione di tutti, Genitori, Amministratori, Autorita’ religiose, istituzioni scolastiche, operatori sociali, culturali e sportivi, tutti quanti dovrebbero fare fronte comune affinche’ i nostri bambini ed i nostri ragazzi vengano sempre educati con sani principi e con esempi virtuosi, seguiti con attenzione nei loro percorsi di crescita. E’ evidente che, per quanto ci riguarda, oltre ad allertare i nostri Servizi sociali ed a raccordarci ancor piu’ con le istituzioni scolastiche per un’attivita’ di sostegno sociale ed un’offerta formativa e pedagogica ancora piu’ incisiva ed efficace, invitiamo tutti ad educare, a segnalare ed a non tollerare episodi di prevaricazione, di sopraffazione e di bullismo, che sfociano poi inevitabilmente nella violenza e (non sia mai) nella tragedia.