Villagrazia di Carini, delitto Agostino: chiesto ergastolo per boss Antonino Madonia
Per l’omicidio di Nino Agostino e della moglie Ida Castelluccio, avvenuto il 5 agosto del 1989 a Villagrazia di Carini, la Procura Generale ha chiesto l’ergastolo per il boss Antonino Madonia, figlio del capo mandamento Ciccio e ritenuto un fedelissimo di Totò Riina. Prima di formalizzare la richiesta della pena davanti al Gup Alfredo Montalto che presiede il processo in corso con rito abbreviato, i sostituti procuratori generali Domenico Gozzo e Umberto De Giglio avevano discusso della posizione di Giovanni Aiello, detto «Faccia da mostro», deceduto alcuni anni fa, come «plastica testimonianza del connubio fra Cosa Nostra e servizi segreti». Durante il dibattimento il sostituto Domenico Gozzo ha messo insieme le prove che, secondo l’accusa, dimostrano il ruolo di Nino Madonia “come ideatore ed esecutore materiale del delitto”. La richiesta formulata è una condanna all’ergastolo con isolamento diurno (che con la riduzione di un terzo della pena per il rito abbreviato si riduce all’ergastolo). Da 32 anni la famiglia Agostino attende giustizia per la tragica fine di Nino, Ida e del neonato che la giovane vittima portava in grembo. L’assassinio di Nino Agostino, agente di polizia di stato, sarebbe maturato nel torbido ambiente dei servizi deviati, poliziotti traditori e boss vicini alle istituzioni. Ad oggi non è chiaro il movente di quel duplice delitto commesso da due killer a bordo di una moto di grossa cilindrata. Così come non è mai stato accertato se Nino Agostino fosse stato componente di una squadra speciale che dava la caccia ai latitanti, o impegnato in indagini segrete e forse capace di sventare – con Emanuele Piazza, collaboratore del Sisde sparito a marzo del ‘90 – l’attentato dell’Addaura contro il giudice Giovanni Falcone e due colleghi svizzeri programmato per il 21 giugno del 1989. Il duplice delitto di Villagrazia di Carini avvenne poco più di un mese dopo. Nell’udienza di ieri hanno anche concluso molte parti civili che, proseguiranno anche il 25 gennaio e il 5 febbraio prossimi. L’arringa della difesa di Nino Madonia è stata fissata il 12 febbraio. L’udienza preliminare che riguarda gli altri due indagati Gaetano Scotto accusato di duplice omicidio aggravato in concorso e Francesco Paolo Rizzuto, accusato di favoreggiamento aggravato, riprenderà invece il 25 gennaio.