Vergognose file negli uffici postali del partinicese e del golfo di Carini: arriva la denuncia di Rete Sociale Attiva

L’Associazione “Rete Sociale Attiva” denuncia le vergognose file dei siciliani che si registrano davanti tutti gli uffici postali dell’isola. Un fenomeno che non risparmia i piccoli centri di provincia come Montelepre, o i comuni più grandi come Carini e Partinico dove quotidianamente si assiste a veri e propri assembramenti per le lunghe attese a cui gli utenti sono costretti anche solo per il semplice ritiro di una raccomandata, in barba alle disposizioni anti covid.

“Da un anno il mondo è cambiato – scrive “Rete Sociale Attiva” – la pandemia ha colpito tutti e per contrastare il diffondersi del Virus, a tutto il mondo imprenditoriale commerciale ed artigianale il Governo Nazionale ha imposto l’obbligo di investire, anche ingenti somme di denaro, per adeguare i propri spazi ed ambienti ad una maggior sicurezza. Di tutte queste misure atte al contenimento della pandemia, sembrerebbero in qualche modo escluse le Poste Italiane visto che in piena autonomia, obbligano i loro utenti a rimanere all’esterno dei loro uffici creando indicibili assembramenti pure sotto la pioggia. Ma non soddisfatti di questa scellerata scelta, nemmeno hanno ritenuto necessario, civile, e di aiuto sociale – prosegue la nota – posizionare all’esterno un distributore del turno, costringendo gli utenti ad arrangiarsi con ridicoli foglietti volanti appesi in prossimità degli ingressi che si prestano a dar vita a litigi e discussioni in grado soltanto di esasperare gli animi anche dei malcapitati addetti allo sportello spesso preda delle tensioni sociali. Non ultimo ma di fondamentale rilevanza è l’aspetto sicurezza che chiaramente non viene in alcun modo rispettato dagli assembramenti che si creano senza alcuna regola e criterio davanti agli uffici postali, con alto rischio di contagio da coronavirus”.

Come se non bastasse, la famosa App con cui si dovrebbero prenotare gli ingressi scaglionati, secondo l’associazione non funziona nel modo sperato e non ha assolutamente risolto il problema delle lunghe code nei marciapiedi.

In tutto questo i sindaci dei comuni in cui tutto questo avviene quotidianamente sembrano restare ciechi e sordi di fronte alle continue lamentele dei propri concittadini che, peraltro, non ricevono più le raccomandate a casa, perché i postini assunti trimestralmente, non conoscendo bene zone ed utenti nella distribuzione della corrispondenza, fanno prima a lasciare gli avvisi dietro la porta che a fermarsi e perder tempo per individuare il destinatario e farsi firmare la ricevuta di consegna. Nessun reclamo scritto ai vertici di Poste Italiane da parte dei sindaci, nessun pugno duro attraverso i politici regionali e nazionali di riferimento.

“Come mai – si chiede ancora “Rete Sociale Attiva” – le Poste Italiane non hanno trovato una soluzione idonea a risolvere questa vergogna delle file “faidate” lungo i marciapiedi nel pieno spregio della dignità degli esseri umani siano essi anziani, diversamente abili o donne in gravidanza”?.

L’Associazione Rete Sociale Attiva presieduta in Sicilia da Cetty Moscatt, insieme ai colleghi e responsabili delle strutture provinciali: Dr. Dr.ssa Serena Giuliano, Avv. Stefania Virga, Avv. Marzia Giacalone, Sig. Ignazio Parrinello, Sig. Massimo Corsaro, Avv. Giuseppe Bosciglio e Dr. Franco Lipari, chiedono “un tempestivo intervento risolutore del problema evidenziato affinchè tale mancanza di controllo e sicurezza non si trasformi in ulteriore veicolo di contagio mettendo a rischio tutta la popolazione siciliana”.

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