San Giuseppe Jato, il piromane in carcere avrebbe incendiato un’altra auto il 30 novembre

Potrebbe avere incendiato un’altra auto in precedenza, il piromane di San Giuseppe Jato finito in cella per aver dato fuoco, sabato scorso,  a due veicoli parcheggiati in via papa Giovanni XXIII. Secondo gli investigatori,  Fabio Palazzolo sarebbe pure responsabile del rogo che il 30 novembre scorso ha danneggiato una Ford Focus in via Aiello. Noto alle forze dell’ordine per analoghi reati, Fabio Palazzolo per quasi tre anni era stato sottoposto al divieto di dimora in paese. Nel 2017 era stato arrestato con l’accusa di aver appiccato le fiamme,  in due diverse circostanze, alle auto di un carabiniere e di un avvocato. Dopo il primo rogo i militari della locale stazione lo trovarono con i vestiti che puzzavano di benzina e due accendini in tasca. Su di lui, in passato, si erano concentrati i sospetti dei carabinieri che indagavano su una serie di incendi dolosi ai danni di numerose auto. Di qui l’ipotesi della ritorsione contro uno dei militari che aveva indagato sui ripetuti danneggiamenti. Furono una decina le auto di persone incensurate bruciate tra l’estate del 2014 e la primavera del 2015 a San Giuseppe Jato. Tutte nello stesso quartiere a monte di piazza Falcone e Borsellino. Fabio Palazzolo è tornato in paese ad ottobre dello scorso anno e adesso è accusato di aver incendiato sia l’utilitaria incendiata lo scorso 30 novembre che, le due Fiat Punto prese di mira in via Papa Giovanni XXIII sabato scorso,   dove il ventisettenne  era stato fermato  dai carabinieri in flagranza differita grazie alle immagini di videosorveglianza presenti nella zona del rogo. . I carabinieri lo hanno riconosciuto e fermato pochi minuto dopo con indosso gli stessi vestiti usati per dare alle fiamme una Fiat Punto grigia di proprietà di un cinquantatreenne incensurato. Le fiamme sono divampate su un’altra autovettura che si trovava di fianco all’altra, dello stesso proprietario.  Lanciato l’allarme, sul posto erano intervenuti i vigili del fuoco e i carabinieri. Le indagini, in pochi minuti, portarono all’arresto di Fabio Palazzolo, adesso rinchiuso al carcere Pagliarelli.

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