Castellammare del Golfo, “festino” in sala giunta: il sindaco valuta provvedimenti disciplinari

E’ stato un dipendente del secondo settore del comune di Castellammare del Golfo a portare a Palazzo Crociferi, nel giorno del suo 50esimo compleanno, della rosticceria e delle torte. Ad affermarlo, in una nota congiunta sottoscritta dal segretario generale Manlio Paglino e dai responsabili di primo secondo settore, Simone Magaddino e Gianluca Coraci, in risposta alla formale richiesta avanzata dal sindaco Nicolò Rizzo dopo la polemica esplosa in Consiglio Comunale, dove i Consiglieri  Giovanni D’Aguanno e Marilena Titola hanno riferito  con estrema indignazione,  di un festino consumato ore prima nella sala giunta e di cui sarebbero apparse foto sui social. Nella nota di chiarimento, i funzionari comunali, evidenziano che “torte e rosticceria, sono state offerte dal dipendente esclusivamente ai colleghi del primo piano del palazzo municipale; colleghi che di norma giornalmente hanno modo, fra loro, di rapportarsi per affrontare la quotidiana attività lavorativa. Si è acconsentito tacitamente di usare la sala riunioni – si legge ancora nella nota –  poiché in termini di ampiezza la più consona ad evitare assembramenti, così da permettere ai dipendenti di poter riempire il proprio piattino velocemente ed uscire, dando la possibilità ai pochi altri di accedere. Si tiene a precisare che detti dipendenti erano debitamente forniti di mascherina anticovid ed hanno osservato il dovuto distanziamento sociale”. Il primo cittadino castellammarese che, ha diramato la nota integrale pervenutagli in ufficio è in ogni caso intenzionato ad approfondire i fatti e a verificare se sussistono i presupposti per eventuali procedimenti disciplinari. “Il gesto – dice Nicolò Rizzo – va certamente condannato per il luogo e soprattutto per il momento in cui è stato fatto. Ricordo che quest’anno, proprio per la pandemia, non ho consentito in sala giunta nemmeno il tradizionale scambio di auguri natalizi. In ogni caso – conclude il sindaco – chiedo scusa perché mi assumo sempre la responsabilità di quel che accade nel palazzo municipale”.

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