Trappeto, “istituire area protetta fiume Nocella” : interrogazione all’Ars
“Istituire una nuova area protetta per il bacino idrografico del fiume Nocella che versa in condizioni di assoluto abbandono e di degrado ambientale»: è la proposta è del presidente della direzione regionale del Partito democratico, Antonio Ferrante, che ha approfondito l’argomento con i rappresentanti dell’associazione San Cataldo baia di legalità. Sull’argomento il segretario regionale del Pd, Anthony Barbagallo, ha depositato u n’interrogazione all’Ars. Nel documento, rivolgendosi all’assessore regionale al territorio ed Ambiente, Barbagallo rammenta che il bacino idrografico del fiume Nocella versa da anni in condizioni di degrado a causa di sversamenti incontrollati di sostanze inquinanti, scarichi abusivi con depuratori delle acque mal funzionanti e conseguente inquinamento anche olfattivo; in conseguenza di ciò vige il divieto di balneazione presso la spiaggia della baia di San Cataldo nella quale sfocia il fiume; l’area ha un’estensione di circa 45 kmq e ricade in provincia di Palermo, nel territorio dei comuni di Terrasini, Carini, Giardinello, Montelepre, Borgetto, Partinico e Trappeto. Anthony Barbagallo, nell’interrogazione parlamentare scrive anche che l’Associazione ambientalista “San Cataldo Baia di Legalità” da anni si batte per il recupero e la salvaguardia dell’area in questione , ragion per cui ha realizzato uno studio redatto da archeologi, urbanisti, architetti, geologi, ecc, dal quale emerge il notevole rischio cui è esposto il territorio per l’incuria in cui versa ma anche il grande potenziale di sviluppo conseguente alla sua adeguata protezione; la porzione di territorio in questione abbisogna, pertanto, di un regime di tutela rafforzato con l’istituzione di un’area naturale protetta per salvaguardarne il paesaggio, l’ampia diversificazione di flora e fauna e i numerosi reperti storico-documentali, quali ad esempio la chiesa di origine normanna o le antiche fornaci per la produzione di ceramica; l’istituzione dell’area protetta ponendosi, peraltro, in continuità geografica con numerosi siti limitrofi già oggetto di protezione ambientale, quali riserve e siti SIC o ZPS, consentirebbe la fruizione anche turistica ed ecosostenibile del territorio. Barbagallo quindi chiede di sapere all’assessorato regionale al territorio e ambiente se non ritiene di dovere procedere ad inserire tra le aree protette il territorio ricompreso nel bacino idrografico del Fiume Nocella, programmandone il recupero e la valorizzazione.