Partinico, si è spento Toti Costanzo: voce libera al fianco dei deboli
Si è spento all’età di 81 anni il partinicese Toti Costanzo, tra i protagonisti indiscussi dell’attività politica, sociale, istituzionale e culturale della città degli ultimi 60 anni. A stroncarlo un male incurabile che aveva scoperto di avere solo recentemente.
Docente in pensione di educazione fisica, è stato espressione di spicco della sinistra locale, ricoprendo il ruolo di Consigliere Comunale del Partito Comunista italiano in diverse legislature tra il 1970 e il 1993. E’ stato anche vicesindaco di Partinico, dal ’91 al ’93 e ancora assessore dal 1998 al 1999 al fianco dell’allora sindaco Gigia Cannizzo.
Una vita intera spesa per la comunità la sua, con quel travaglio interiore che è sorto specie negli ultimi anni in cui la sinistra, quella che lui intendeva come la roccaforte dei valori a sostegno dei più deboli, è venuta a disfarsi.
Nell’impegno civile, Toti Costanzo si è schierato apertamente contro il mattone selvaggio che ha inondato Partinico sin dagli anni ’50, ha lottato contro l’inquinamento prodotto dalla distilleria Bertolino e contro la mafia.
E’ stato tra i fondatori dell’emittente televisiva comunitaria Telejato, che gestì in prima persona sino al 2000 con altri compagni ed amici.
Ha fondato il giornalino “Sala Rossa e “Il giornale della Valle dello Jato” con cui si schierò apertamente e con forza contro la demolizione di Palazzo Scalia, immobile simbolo del famoso film “Il giorno della civetta”.
Sostenitore convinto del pensiero di Danilo Dolci, Toti Costanzo faceva ancora parte del “Comitato Invaso Poma”, organismo nato da qualche anno con l’obiettivo di difendere la diga Jato e i diritti degli agricoltori.
Con Toti Costanzo, la sinistra e l’intera comunità partinicese perde uno dei suoi uomini migliori. Una persona autentica e perbene. La sua salma verrà trasferita a Partinico nel primo pomeriggio di oggi. I suoi funerali, si terranno domattina, in Chiesa Madre, alle 10,30.