Montelepre, in isolamento da oltre 30 giorni, da 10 attendono esito tampone molecolare
Hanno effettuato il tampone molecolare dieci giorni fa e ancora sono in attesa del risultato. Decine e decine di persone tra positivi al covid-19 in isolamento obbligatorio dalla fine di ottobre scorso e, loro contatti stretti in quarantena preventiva dallo stesso periodo che hanno effettuato il tampone in modalità drive in a Montelepre il 22 novembre scorso. Persone ancora imprigionate in casa, con le difficoltà del caso e stanche di non ricevere risposte dagli organi preposti. Il numero telefonico diffuso anche in internet dell’Usca di Trappeto risulta inesistente. Chiamando l’ufficio di prevenzione territoriale dell’Asp 6 di Partinico, quando qualcuno risponde, non sarebbe mai la persona autorizzata a fornire tali dati e di contro, fornirebbe altri numeri telefonici. Risultato: un continuo rimpallo di competenze con un infinito giro di chiamate senza riuscire ad avere le attese risposte. La situazione è insostenibile, soprattutto per le persone che vivono da sole e quindi impossibilitate anche a provvedere al semplice rifornimento di viveri, come nel caso di Antonio Pisciotta, nostro collaboratore esterno, in isolamento obbligatorio dal 28 ottobre scorso dopo essere risultato positivo al coronavirus. Curatosi a casa la sindrome influenzale di cui è stato colpito attraverso le prescrizioni del medico curante, è guarito da ogni sintomo e sta bene da settimane. Il 22 novembre scorso si è sottoposto al tampone molecolare per verificare la propria positività al covid-19 e, da allora, continua a non sapere se risulta ancora contagiato o se si è negativizzato. Nelle stesse condizioni i suoi contatti stretti, in quarantena preventiva dal 28 ottobre scorso, in ottime condizioni di salute e ancora in attesa del risultato del tampone eseguito ben 10 giorni fa. E le persone nella loro stessa situazione sarebbero tantissime, non solo a Montelepre ma in tutti i comuni del circondario, quando per stampare e leggere un referto ed inviare un sms o una mail di comunicazione basterebbe qualche click della durata di pochi secondi. Evidentemente, il reclutamento di personale effettuato dall’Asp 6 non è ancora sufficiente a soddisfare le esigenze del territorio e, soprattutto degli utenti che vengono abbandonati in balia di loro stessi e della loro esasperazione.