Montelepre, bocciatura piano rientro: chieste dimissioni del sindaco

Le forze di opposizione in consiglio comunale a Montelepre tornano alla carica e chiedono le dimissioni del sindaco Maria Rita Crisci. La polemica viene innescata dai consiglieri del gruppo “Insieme per Montelepre”, Simona Di Noto, Maria Cannavò e Giovan Battista Purpura, e del gruppo Misto Marcella Martorana che in questo modo rispondono alle dichiarazioni della prima cittadina che nei giorni scorsi aveva bollato l’opposizione come “irresponsabile”. Uno scontro che si è innescato dopo la bocciatura da parte dell’assise nei giorni scorsi del piano di rientro che era stato stabilito già in sede di approvazione del rendiconto e che aveva prodotto un disavanzo di 231 mila euro per il Comune. Non sono bastati i voti dei 6 consiglieri a sostegno dell’amministrazione, che da tempo non ha più una maggioranza. Ad aver pesato i quattro “no” e le due astensioni degli altri 6 consiglieri di opposizione. “Non è sua la scelta di ‘responsabilità – attaccano i quattro consiglieri rivolgendosi alla Crisci -. Non può decidere se occuparsi della vicenda o lasciarla in mano a chi verrà dopo. I vincoli del bilancio armonizzato che pongono un freno all’alterazione dei dati contabili sono previsti dalla legge. Ed infatti è in virtù proprio di questo aspetto normativo che emergono i disavanzi delle allegre gestioni amministrative, ovvero di quelle gestioni che riportavano di anno in anno i crediti non riscossi come residui attivi e che incidevano sul risultato di amministrazione”. La sindaca aveva sostenuto la tesi che la decisione di effettuare il piano di rientro era una scelta di buon senso perchè con tale operazione il prossimo anno dal bilancio si sarebbero liberate molte più risorse per effetto della diminuzione del fondo crediti di dubbia esigibilità, somme che ogni anno i Comuni devono accantonare in caso di incassi inseriti in sede previsionale di bilancio non certi. La stessa Crisci aveva sottolineato che avrebbe anche potuto far finta di nulla, lasciando la patata bollente alla futura amministrazione dal momento che nella primavera del 2021 sono in programma le elezioni amministrative: “Ciò che la Crisci lascia alle future amministrazioni – rilanciano i consiglieri Di Noto, Cannavò, Purpura e Martorana – è un mutuo e debiti. Pertanto fossimo in lei ci andremmo cauti con le dichiarazioni sulla buona amministrazione”. Infine arriva l’ultima stoccata a sfondo politico, legata al fatto che l’attuale amministrazione da tempo è senza una maggioranza che la sostiene: “La sindaca parla di responsabilità a 6 consiglieri di minoranza su 12, – si legge ancora nella nota – ed è evidente che la responsabilità è dei numeri che a questa amministrazione mancano da un pò. Quindi, se questa amministrazione vuole parlare di responsabilità, se la prenda per ammettere che non ha i numeri per governare e si dimetta”. Intanto si è insediato il commissario ad acta in seguito alla bocciatura del provvedimento da parte del consiglio: darà una breve scadenza al consiglio per riesaminare l’atto ed approvarlo, altrimenti si avvierà il provvedimento di decadenza dell’assise. 

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