Corleone, il tar accoglie ricorso lavoratore escluso da stabilizzazione
Il Tar accoglie il ricorso di un lavoratore comunale precario escluso dalla stabilizzazione. La sentenza, che non dà però diritto all’assunzione, ha annullato la delibera di programmazione del fabbisogno del personale per il triennio 2020-2022, approvata dal Comune di Corleone. La seconda sezione del Tar, presieduta da Cosimo Di Paola, ha accolto il ricorso dell’av – vocato Irene Damiani. Il Comune era invece assistito dall’avvocato Vittorio Fiasconaro. Il provvedimento era stato approvato il 28 febbraio dalla giunta guidata dal sindaco Nicolò Nicolosi e «si pone – scrivono i giudici – in insanabile e immotivato contrasto con la delibera 191 del 2017, adottata dallo stesso Comune, che aveva previsto la stabilizzazione del ricorrente nel 2020 in categoria B3». Il riferimento è a un atto del 2017 della commissione straordinaria, che aveva approvato un piano di fuoriuscita dal precariato anche per i lavoratori Asu (attività socialmente utili). Tre anni dopo però la giunta Nicolosi li aveva esclusi. Da qui il ricorso da parte uno dei lavoratori, assistito dallo studio legale Damiani&Damiani. Ricorso accolto dai giudici perché il Comune non ha rispettato il proprio programma di fuoriuscita dal bacino del precariato. «Il provvedimento impugnato – si legge nella sentenza – è illegittimo: ha disatteso la programmazione stabilita, che costituisce un atto pregiudiziale e vincolante rispetto alla successiva programmazione del fabbisogno di personale». «Per il 2020 – spiega l’avvocato Damiani – era prevista la fuoriuscita di 15 lavoratori Asu, tra cui il mio assistito. Ciò in virtù dell’individuazione dei vuoti in organico». Per il Comune di Corleone invece la stabilizzazione degli Asu veniva «prospettata come mera ipotesi» perché «condizionata a nuove e più efficaci normative e finanziarie. La legge regionale – spiega il sindaco Nicolosi – ci dice di stabilizzare i precari e garantisce la copertura dei costi per i primi cinque anni. Ma poi devono essere i Comuni ad affrontare la spesa». I lavoratori Asu in servizio a Corleone sono 65. «Purtroppo non ci sono risorse economiche sufficienti», dice Nicolosi, che ricorda come a Corleone di recente siano stati già stabilizzati 98 ex contrattisti. L’av – vocato Damiani cita la Cassazione: «Gli enti locali non possono perpetuare vuoti in organico per mancanza di fondi regionali». La sentenza del Tar costringe adesso il Comune a correre ai ripari. «Ci appelleremo al Cga – fa sapere il sindaco – per chiedere la sospensione dell’annullamento della delibera che ha nel frattempo prodotto degli effetti: sono stati fatti concorsi e firmate assunzioni, compresa quella dell’assistente sociale». Si rischia cioè una catena di contenziosi.