Borgetto, il sindaco Garofalo allarmato per l’escalation di atti intimidatori
L’incendio che ha devastato la residenza estiva del vicesindaco di Borgetto Alessandro Santoro potrebbe essere collegato al rogo che ha danneggiato il depuratore comunale. A sospettarlo e’ il primo cittadino, Luigi Garofalo, preoccupato per l’esclation di episodi inquietanti che recentemente hanno interessato un bene pubblico ed un proprio assessore.
Secondo il sindaco Garofalo, infatti i due raid incendiari potrebbero essere relazionati tra loro.
L’impianto di depurazione è stato dato alle fiamme circa 3 settimane fa, la villa di Romitello che appartiene a Santoro è stata incendiata nei giorni scorsi e, per il sindaco Garofalo quest’ultimo episodio potrebbe avere di fondo un movente collegato all’attività politica dell’amministratore ed in generale della giunta comunale che guida. “Quale sia il movente non sono in grado di poterlo stabilire con certezza – dice il primo cittadino – posso però affermare con altrettanta certezza che questa amministrazione si è contraddistinta perché ha operato nella legalità e nella trasparenza degli atti e questo, a qualcuno non escludo che possa aver dato fastidio. E’ pur vero che ne io, ne la mia giunta, prima di adesso, abbiamo ricevuto avvertimenti o subito pressioni esterne, anche perché se cosi fosse stato avremmo informato le forze dell’ordine a cui ci siamo sempre rivolti anche per soli sospetti”.
Intanto proseguono le indagini dei carabinieri della compagnia di Partinico che, nel più stretto riserbo, stanno vagliando tutte ipotesi investigative per riuscire a dare un volto e un nome agli autori di questi raid incendiari.