Asp 6, Motisi: “i ritardi degli esiti dei tamponi dovuti alla gran mole di lavoro”

Un solo medico, collaborato da tre impiegati amministrativi e dotati di soli 3 computer. Parliamo dell’organico e dei mezzi di cui dispone l’ufficio di prevenzione territoriale del distretto sanitario di Partinico diretto da Giuseppe Motisi, il quale sottolinea che  “in piena emergenza, gli utenti positivi al covid-19 in isolamento o le persone in quarantena preventiva, dovrebbero avere un po’ più di pazienza e comprendere che sono l’unico che può certificare la fine delle restrizioni sanitarie agli utenti di ben 9 paesi.  Certificati che trasmetto  ai  medici di famiglia in ordine alfabetico dopo aver visionato uno per uno gli esiti dei tamponi molecolari. Ma a questo si aggiunge il lavoro di caricare i nuovi positivi segnalati dai medici di base, condurre le indagini epidemiologiche sui nuovi contagiati, occuparmi anche della vaccinazione antinfluenzale e tutto ciò che compete la mia mansione”. La reazione di Motisi arriva dopo la denuncia del monteleprino Antonio Pisciotta che finalmente ieri, dopo 11 giorni di attesa, ha avuto l’esito del suo tampone molecolare, fortunatamente negativo, così come i suoi contatti stretti che, come lui, si trovavano reclusi a casa dallo scorso 28 ottobre; Pisciotta  in isolamento obbligatorio dopo esser rimasto contagiato, i familiari in quarantena.  “Comprendo – aggiunge Motisi – i disagi delle persone sottoposte all’isolamento obbligatorio o fiduciario, specie se lo stesso si prolunga, ma oltre a doversi rendere conto che dall’altra parte vi sono pure  limiti umani nel  portare avanti il lavoro, dovrebbero pure riflettere sul fatto che se avessero rispettato le regole, evitato contatti e riunioni familiari,  rispettando quindi le limitazioni imposte per evitare i contagi, non si sarebbero beccati il virus o non starebbero in ansia perché sono stati vicini ad un parente o un amico che l’hanno contratto. Restare contagiati da covid-19 comporta conseguenze a 360 gradi, per se stessi e per gli altri, ed oltre a quelle strettamente legate allo stato di salute che può essere compromesso anche irrimediabilmente, lo è anche quella di dover aspettare  qualche giorno in più rispetto alle “legittime aspettative” per liberarsi dai vincoli a cui vengono sottoposti, non per negligenza – conclude Giuseppe Motisi – ma per la gran mole di lavoro che mi ritrovo a dover smaltire in piena emergenza coronavirus”.  Intanto, ieri a Montelepre, 24 ore dopo avere parlato nel tg dei disservizi lamentati dagli utenti del paese, sono arrivati gli attesi risultati dei tamponi molecolari effettuati il 22 novembre scorso almeno ad una ventina di utenti. Infatti da 57 scendono a 53 i positivi al covid-19, di cui 3 ricoverate in ospedale  e, da 45 adesso sono solo 30 le persone sottoposte a quarantena.

.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Hide picture