San Cipirello – S.G.Jato, chiesta deroga al divieto di spostarsi per territorio

San Giuseppe Jato e San Cipirello sono due paesi attaccati. Non c’è soluzione di continuità tra i due corsi principali: via Roma diventa corso Umberto I. E non c’è neanche un cartello che indica la presenza di un confine che è solo amministrativo. Perché la comunità è ormai da tempo una sola. Eppure da venerdì scorso chi varca quel limite impercettibile rischia una sanzione da 280 euro in su. Il Dpcm del 3 novembre vieta infatti gli spostamenti tra i Comuni. Così nei due paesi è partita una petizione che chiede la possibilità di circolare fra San Giuseppe Jato e San Cipirello. In poche ore sono state centinaia le adesioni. La raccolta firme, che è anche on-line, è indirizzata al ministro della Salute, al prefetto, al presidente della Regione e al presidente dell’Ars. Si chiede di zvalutare l’adozione di ogni misura idonea a consentire, col rispetto di ogni prescrizione in atto prevista, la circolazione dei cittadini jatini e sancipirellesi fra i due comuni limitrofi». Una deroga in questa direzione è stata concessa ai residenti di tre comuni del trapanese: quelli del capoluogo e quelli di Paceco e Erice , «Siamo ben consapevoli della gravità del momento – fa sapere l’avvocato Maurizio Costanza, uno dei promotori –. Ma è anche giusto tenere conto del nostro essere una sola comunità».

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