Omicidio Paolo La Rosa, accolte parti civili al processo, rinviata decisione su “rito abbreviato” (Video)

Si è svegliato tappezzato di foto giganti con l’immagine di Paolo La Rosa ed annessi striscioni invocanti giustizia, questa mattina, l’atrio antistante il tribunale di Palermo, dove questa mattina è cominciato il processo contro l’assassino del 21enne di Cinisi, accoltellato a fine febbraio fuori da una discoteca di Terrasini.

Alla sbarra, davanti la Corte d’Assise Alberto Pietro Mulè che secondo l’accusa ha sferrato il colpo mortale e deve rispondere di omicidio volontario, Filippo Mulè e Rosario Namio che si dovranno difendere invece dall’accusa di rissa. Per i tre, il Gup Antonella Consiglio, su richiesta del il sostituto procuratore Daniele Sansone e l’aggiunto Ennio Petrigni, è stato previsto il giudizio immediato.

I legali degli imputati hanno avanzato in udienza la richiesta di procedere nei confronti dei propri assistiti con il rito abbreviato per scongiurare un eventuale ergastolo. In merito, i giudici si sono riservati di decidere.  Accolta la costituzione di parte civile dei parenti della vittima:  i genitori  con l’assistenza degli avvocati Salvatore Palazzolo e Tony Palazzotto, mentre gli zii sono rappresentati da Michele Palazzolo.  

Accolta pure la costituzione di parte civile del comune di Terrasini assistito dall’avvocato Giambanco. Sull’analoga richiesta  avanzata dal Comune di Cinisi e da due amici di Paolo La Rosa, i giudici si sono riservati di decidere. L’udienza è stata poi aggiornata al 26 novembre.  

Il 21enne Paolo La Rosa, figlio di noti ristoratori di Cinisi è stato colpito alla gola e all’addome in piena notte davanti alla discoteca Millenium di Terrasini. Le immagini di una telecamera di sorveglianza hanno ripreso l’intera scena e grazie ai filmati e alle testimonianze l’assassino è stato arrestato dopo poche ore. I carabinieri hanno trovato Alberto Pietro Mule’ nascosto con il cugino Filippo in un casolare nelle campagne di Camporeale. Confermata la ricostruzione del delitto e il movente. Paolo La Rosa non sopportava il fidanzato della sorella e per questo è stato ucciso. Non accettava che Filippo Mulè, ragazzo violento e senza regole, frequentasse la piccola di casa.  

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