Covid-19, modalità, tempi e costi di smaltimento dei rifiuti di tipo “A”
Ribadire e fare chiarezza su modalità, tempi e costi dello smaltimento dei rifiuti cosiddetti “di tipo A”, quelli, cioè, prodotti da utenti affetti da Covid. Questo il senso della nota che il dirigente generale del dipartimento regionale Acqua e Rifiuti, Calogero Foti ha inviato nei giorni scorsi a tutti i soggetti interessati alla vicenda, vale a dire: le Asp della Regione, i Comuni e le Srr dell’Isola in primo luogo. Così come il presidente della Regione, Nello Musumeci, e gli assessori alla Salute, Ruggero Razza e all’Energia, Alberto Pierobon.
Nella nota Foti sottolinea come il servizio resti in capo alle Asp che dovranno provvedere a gestire separatamente i rifiuti in questione, inviandoli alla termodistruzione, in deroga alla autorizzazioni vigenti. I comuni, invece, interverranno in via sostitutiva nei casi in cui l’Asp territorialmente competente sia impossibilitata ad effettuare il servizio, affidandolo ad idonei operatori economici.
In particolare, i comuni che avranno necessità di prelevare i rifiuti provenienti dalle utenze in cui soggiornano pazienti in isolamento obbligatorio a causa della positività al Civd-19, dovranno darne comunicazione all’Asp territorialmente competente, che dovrà attivarsi entro due giorni lavorativi tramite l’azienda specializzata che in atto gestisce i prelievi dei rifiuti sanitari a potenziale rischio infettivo prodotti presso i vari presìdi sanitari aziendali con analoghe modalità di prelievo, trasporto e smaltimento presso gli impianti di termodistruzione.
In ogni caso, sia quando dello smaltimento si occuperà l’Asp, che quando interverranno i comuni in via sostitutiva, i costi graveranno sul Servizio Sanitario Nazionale.
Infine, in caso di motivata impossibilità a poter conferire i rifiuti di tipo A presso gli impianti di termodistruzione in esercizio in Sicilia, i comuni potranno affidare il servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti in questione contestualmente a quello per le utenze di tipo A1, cioè quelli prodotti nelle abitazioni dove soggiornano soggetti in permanenza domiciliare fiduciaria quarantena con sorveglianza attiva. In pratica, si tratta di rifiuti prodotti da utenze in cui soggiornano soggetti non positivi, ma a rischio.
In questo caso ad occuparsene sarà il gestore affidatario del servizio di raccolta dei rifiuti nel territorio comunale, avvalendosi di personale addestrato e con tutte le precauzioni del caso. Anche in questo caso gli oneri aggiuntivi saranno posti a carico delle Asp territorialmente competenti.