Torretta, prorogata la “zona rossa” fino al 7 novembre
Il Presidente della Regione ha prorogato fino al 7 novembre la “zona rossa” di Torretta, istituita con ordinanza n. 50 del 22 ottobre scorsi.
Nel piccolo centro montano continua ad essere vietata la circolazione, a piedi o con qualsiasi mezzo pubblico o privato, all’interno del territorio comunale, fatta eccezione per indifferibili esigenze lavorative, situazioni di necessità e motivi di salute, ma anche per l’acquisto o il consumo di generi alimentari e l’acquisto di beni di prima necessità (per una sola volta al giorno). All’interno degli esercizi commerciali continuerà ad essere consentito l’accesso ad una sola persona per volta e sempre con l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale. Sono, comunque, consentiti l’asporto e la vendita al domicilio, sempre all’interno del territorio comunale. Possibile transitare per l’ingresso e l’uscita di prodotti alimentari, sanitari e di beni o servizi essenziali. Scuole di ogni ordine e grado ancora chiuse, così come i servizi dell’infanzia. La principale modalità di lavoro continua ad essere lo smart-working, con la promozione, da parte dei datori di lavoro pubblici e privati, della fruizione di ferie e congedi per i propri dipendenti. Chiusi pure musei, biblioteche e luoghi di cultura; vietati banchetti e feste private di qualunque tipo. Sospesi anche tutti gli eventi sportivi (incluse le attività di allenamento), le manifestazioni culturali, ludiche e religiose (grandi eventi, cinema, teatri, pub, scuole ballo, sale giochi, discoteche, ecc.). Niente cerimonie civili e religiose ad eccezione dei funerali a cui potranno partecipare massimo 15 persone – e ai mercati. Inoltre, è consentita la circolazione dei residenti o domiciliati (anche di fatto) nel Comune esclusivamente per garantire le attività necessarie per la cura e l’allevamento degli animali, nonché per le attività imprenditoriali non differibili in quanto connesse al ciclo biologico di piante. Permesso il transito per l’ingresso e l’uscita di prodotti alimentari, sanitari e beni o servizi essenziali.