Giardinello, la madre di Ana auspica “niente sconti di pena” per l’assassino
L’avvocato Salvo Bonnì che difende l’assassino reo confesso della giardinellese Ana Lacrimoira di Piazza, ha chiesto il rito abbreviato per l’imprenditore partinicese Antonio Borgia. Una richiesta che seppur legittima, sconvolge la madre della vittima.
“Pensare che all’omicida di mia figlia possa essere concesso il rito abbreviato e quindi uno sconto di pena – ha detto Anna Maria Di Piazza a Repubblica – è come uccidere Ana una seconda volta».
L’avvocato, che si è visto rigettare la sua richiesta, ha presentato un’altra istanza chiedendo alla Corte di sollevare una questione di legittimità costituzionale contro la norma oppure per riqualificare il fatto eliminando le aggravanti e così accedere all’abbreviato. Mosse processuali che di fatto allungano i tempi del dibattimento.
A chiedere il giudizio immediato erano state, nell’estate appena trascorsa, la procuratrice aggiunta Annamaria Picozzi e la sostituta procuratrice Chiara Capoluongo. Il legale ha anche sollevato alcune eccezioni di nullità, come il fatto che il giudice avrebbe dovuto fissare un’udienza per disporre un’istanza di rigetto alla sua richiesta.
La madre di Ana auspica che il rito abbreviato non venga ammesso di fronte a quello che è stato un duplice omicidio, perché oltre alla giovane è stato ucciso il bambino che portava in grembo con le tre aggravanti di crudeltà, futili motivi e premeditazione. Reati che prevedono anche l’ergastolo.
Ana venne uccisa ad appena 30 anni con 10 coltellate e seppellita sotto i rifiuti di una discarica di Partinico dal suo amante, il 52enne Antonio Borgia, in cella al Pagliarelli dal 23 novembre scorso. La giovane era nata in Romania, ma era stata adottata da una coppia di Giardinello e la madre, adesso, sta crescendo anche il primogenito della vittima, un bambino di 12 anni.
Assistita dagli avvocati Angelo Coppolino e Antonio Scianna, Anna Maria Di Piazza quattro giorni fa si è presentata in aula ed ha assistito in silenzio ai cavilli burocratici sollevati dalla difesa dell’assassino di sua figlia. Si è costituita parte civile, così come un fratello di Ana che vive in Romania e le associazioni antiviolenza “Insieme a Marianna” e ” Don’t worry”; per queste ultime il difensore di Borgia ha sollevato una carenza di legittimazione.
Assente in aula Antonio Borgia. Il processo è stato rinviato all’11 novembre.