Crisi idrica, falla nelle condotte dell’adduttore Jato: paesi a secco
Una falla nelle condotte dell’adduttore Jato che distribuisce l’acqua dal potabilizzatore Cicala ai territori del comprensorio ha lasciato diversi comuni a secco. La copiosa perdita è stata riscontrata in prossimità dello svincolo autostradale nel territorio del Comune di Terrasini. L’Amap, verificata l’impossibilità di mantenere in esercizio l’intera tubazione, anche con portate ridotte, ha immediatamente disposto il fermo dell’acquedotto. Di conseguenza, già a partire da ieri sera sono state fortemente ridotte, e successivamente interrotte temporaneamente, le consegne ai serbatoi dei Comuni della fascia costiera Nord-Ovest, cioè Balestrate, Trappeto, Terrasini, Carini, Capaci, Isola delle Femmine e l’aeroporto Falcone e Borsellino che insiste nel territorio di Cinisi. Inevitabili i disservizi sulle reti di distribuzione idrica registrati questa mattina dagli utenti interessati. Riduzioni delle pressioni in rete potranno verificarsi anche nella zona Nord della Città di Palermo. Il sindaco di Capaci Pietro Puccio parla di “fatto increscioso e di una gravità inaudita, che tira in ballo direttamente le responsabilità della Regione e del Consorzio irriguo dello Jato (che non hanno mai curato la manutenzione della rete ed il drenaggio della diga), come pure dei vertici dell’Area Metropolitana di Palermo, dell’A.T.I. ed in ultimo anche dell’AMAP S.p.A., cui diversi anni fa è stato deciso con una scelta superficiale e scellerata di cedere la rete e le risorse idriche, con una risibile acquisizione di una quota azionaria irrilevante che, di fatto, ci ha resi schiavi e succubi di una Società che, allargando i propri servigi ad altri 28 Comuni della Provincia, ha di fatto moltiplicato ed esteso pure ad essi i problemi e la difficoltà di gestione di un apparato elefantiaco e sclerotizzato”. Il primo cittadino di Capaci annuncia l’invio di vibrate note indirizzate al Presidente della Regione Nello Musumeci, all’Amap e a Leoluca Orlando che verrà invitato a convocare urgentemente il Consiglio Direttivo della città Metropolitana. “Chiederemo all’ex Provincia Regionale di Palermo – aggiunge il sindaco Pietro Puccio di garantire l’approvvigionamento idrico per mezzo di autobotti alle strutture sensibili presenti sul nostro territorio (strutture scolastiche, strutture sanitarie, uffici pubblici, ecc.), in modo da non interrompere i servizi più essenziali. Daremo inoltre mandato all’Avvocatura comunale di esaminare in dettaglio il contratto di servizio che ci lega all’AMAP S.p.A., per cogliere spunti ed opportunità in esso contenuti, al fine di tutelare al meglio il diritto dei cittadini ad un servizio idrico degno di un paese civile”.