Corleone, 40 concerti in 9 comuni per conquistare i turisti a suon di musica
Circa 40 concerti in 9 comuni del Palermitano durante l’autunno e l’inverno. È il «Festival della musica da Palermo a Corleone per le terre sicane», un progetto corleonese che è stato appena finanziato dalla Regione Siciliana e che si concluderà entro il prossimo 22 dicembre. A giugno di quest’anno l’assessorato regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, guidato da Manlio Messina, ha pubblicato un avviso pubblico destinato ad iniziative sul territorio nazionale finalizzate all’intrattenimento turistico. Le istanze presentate sono state circa 300, tra cui quella corleonese che si è classificata quinta nella graduatoria definitiva dei progetti idonei. Il finanziamento regionale ammonta a 48.000 euro. Il progetto coinvolge due Unioni dei Comuni, quella della Valle del Sosio e quella del Corleonese. Corleone sarà capofila. Gli altri comuni che parteciperanno sono Palazzo Adriano, Roccamena, Bisacquino, Contessa Entellina, Campofiorito, Chiusa Sclafani, Prizzi e Giuliana. L’organizzazione e l’esecuzione dei concerti è affidata all’Associazione Accademia Palermo Classica. Sia durante l’estate del 2019 che in quella appena trascorsa, sono stati molti i concerti organizzati a Corleone in collaborazione con Palermo Classica. In particolare quest’anno, a causa delle misure restrittive imposte dal Covid-19, sono stati riscoperti palcoscenici corleonesi ricchi di grande fascino, come alcuni chiostri e l’Ex Ospedale della Compagnia dei Bianchi. «Con un progetto che viene premiato classificandosi in vetta alla graduatoria regionale – afferma l’assessore comunale alla Cultura Walter Rà -, esportiamo il “modello Corleone” della cui efficienza abbiamo già dato dimostrazione in estate con la pandemia ancora in corso. Un modello virtuoso che rende il nostro comune capofila e riferimento nell’ambito dello spettacolo e della cultura. I miei complimenti al curatore del progetto, Domenico Mancuso». «Il Festival – aggiunge il sindaco Nicolò Nicolosi – si propone come efficace strumento di marketing turistico, soprattutto grazie alla sua collocazione temporale. Questa destagionalizzazione dei concerti consentirà di veicolare traffico turistico in zone più periferiche rispetto a Palermo, zone che in autunno e in inverno non sono molto frequentate, ma che invece meritano di essere ammirate ed esplorate».