Monreale, concluse le indagini sul business dei loculi al cimitero per 27 indagati
Concluse le indagini dell’inchiesta sul business dei loculi scoperto al cimitero di Monreale. 27 gli indagati a cui vengono contestati a vario titolo i reati di falso materiale, falso in atto pubblico, truffa aggravata, abuso d’ufficio, corruzione, soppressione di atti veri, falsificazione delle dichiarazioni sostitutive. In cinque anni di indagini, i carabinieri hanno fatto luce su un giro illecito di affari di centinaia di migliaia di euro all’anno per il commercio di loculi che venivano “venduti” dai concessionari ad un prezzo che andava dai 3.500 ai 10.000 euro e su abusi edilizi sotterranei per ampliare le sepolture gentilizie ottenute in concessione dal Comune nel 2010 da alcuni indagati. Sotto inchiesta vi sono medici dell’Asp che avrebbero falsificato procedure, custodi del cimitero monumentale di Monreale, funzionari comunali e titolari di imprese funebri per liberare i posti e aggirare i vincoli imposti dal Comune per accedere alle sepolture gentilizie sotterranee. L’accordo fra il Comune di Monreale e i soggetti che ricevevano la concessione delle sepolture prevedeva che le tombe venissero ristrutturate e date solo a parenti entro il sesto grado. Invece le stesse venivano trasformati in alveari, ospitando sconosciuti fino al doppio della capienza prevista. L’indagine, nata da numerosi esposti arrivati in procura sulle richieste di denaro per poter seppellire i propri cari, è stata coordinata prima dal sostituto procuratore Alfredo Gagliardi e poi da Giorgia Spiri che adesso ha firmato l’avviso di conclusione indagini.
Gli indagati sono: Giuseppe Venturella, Ernesto D’Agostino, Giovanni Ruggieri, Luigi Teodosio, Pietro Basile, Salvatore Ganci, Francesco Paolo Sutera, Salvatore Marchese, Salvatore Ciofalo, Vincenzo Nicolosi, Mariano Russo, Francesca Lo Piccolo, Antonio Prestidonato, Giuseppe Maniscalco, Antonino La Mantia, Giorgio Rincione, Bernardo Marcimino, Francesco Sciortino, Antonino Di Cristofalo, Maurizio Busacca, Rosalia La Parola, Gaetano Lo Monaco, Massimo Alongi, Francesco Rincione, Marco Davì, Maria Pia Cappello e Salvatore Palazzo.