Incendi, oggi la conta dei danni degli incendi che hanno lambito i golfi di Carini e Castellammare
Lunghe lingue di fuoco, alimentate dal forte vento, ieri hanno divorato ettari di vegetazione tra le montagne di Montelepre, Carin, Cinisi e Giardinello. Gli incendi di natura dolosa, hanno messo seriamente a rischio anche alcune abitazioni. Necessaria l’evacuazione di alcune villette che insistevano tra le contrade Pampalone, Suvarelli e Calce Rame in territorio di Montelepre dove le fiamme non hanno risparmiato neanche la parte alta di Contrada Grotta Bianca e il versante carinese di Montagna Longa, in contrada Guardiola. Grazie ai taglia fuoco le vampe non hanno raggiunto il bosco di Santa Venera. Nel territorio di Cinisi, un rogo ha interessato Monte Pecoraro coinvolgendo anche la parte alta della Riserva Naturale della Grotta dei Puntali, provocando danni ingenti a fauna e la flora locali. Incessante il lavoro di Vigili del Fuoco, Forestale, volontari di protezione civile dei comuni interessati dal pomeriggio di ieri fino a quando la provvidenziale pioggia, arrivata a notte fonda, ha fatto calmare il vento e mitigato il lavoro degli uomini in campo che alle prime luci dell’alba sono riusciti a domare i roghi e spegnere gli ultimi focolai. Fiamme pure a Scopello dove i roghi sono stati appiccati in tre diversi punti, sfiorando il borgo e divorando buona parte del bosco sottostante. Anche qui delle abitazioni sono state minacciate dal fuoco e i residenti sono stati costretti ad evacuare per precauzione. Il tempestivo intervento degli addetti ai lavori ha scongiurato che le fiamme lambissero anche la parte della riserva naturale dello Zingaro risparmiata dall’incendio di fine agosto. E ancora, roghi contrada Manosella a Corleone e, nella zona boschiva fra Partinico e Balestrate dove è stata evacuata qualche abitazione, mentre per circa 40 minuti l’autostrada A-29 è rimasta chiusa al traffico all’altezza dello svincolo di Partinico per fuoco a sterpaglie nell’area di contrada Giambrone. Due gli incendi a Borgetto, nella zona di Bosco Balata e nei pressi del santuario di Romitello. Ancora una volta, approfittando delle ventose condizioni climatiche, ignote menti criminali hanno devastato migliaia di ettari di macchia mediterranea e compromesso l’assetto idrogeologico dei siti presi di mira. I vigili del fuoco non escludono che dietro agli incendi di ieri sera, scoppiati quasi tutti nello stesso orario, ci sia stata un’unica regia. Nelle ore serali, infatti, i mezzi aerei dell’antincendio non possono intervenire, rendendo più difficili le operazioni di spegnimento. Il sindaco di Montelepre, Maria Rita Crisci, nel ringraziare gli operatori e i volontari intervenuti per spegnere i roghi, si appella ai cittadini. “Se avete qualche sospetto – dice – se avete visto qualcosa di strano che può essere utile agli inquirenti per risalire ai colpevoli di questo ennesimo scempio, non esitate a contattare i carabinieri della stazione di Montelepre. Finché questi rimarranno impuniti continueranno a danneggiare la natura che ci circonda e a mettere a repentaglio l’incolumità di tutti noi”. Intanto, oggi, è il giorno della conta dei danni.