Alcamo, al S. Vito e S. Spirito tre medici e sei sanitari in quarantena per “dichiarazione infedele” di una donna
Rischia conseguenze penali la donna che recatasi all’ospedale San Vito e Santo Spirito di Alcamo non ha fatto presente di avere subito già un tampone perché a cena, il 22 agosto scorso, nel ristorante La Giummara di Salemi.
La cinquantatreenne, infatti, bisognosa di alcune consulenze sanitarie, aveva sottoscritto la certificazione in cui dichiarava di non essere stata in quel locale ne di avere avuto contatti con persone già positive al covid-19.
Ma sottoposta a tampone è risultata contagiata e messa alle strette, ha dovuto affermare di avere anche violato l’isolamento fiduciario in attesa del secondo tampone.
L’episodio è stato segnalato alle autorità preposte e potrebbe avere strascichi penali.
Intanto, il direttore del nosocomio Salvatore Boccellato, di concerto con l’ASP di Trapani, ha dovuto mettere in quarantena 6 fra infermieri e OSS e ben tre medici. Fortunatamente la donna in ospedale non aveva avuto contatti con altri utenti, ma solo con il personale sanitario perché assistita nel pre-triage.