Partinico, ombre su 9 Consiglieri Comunali nello scioglimento delle cariche elettive per infiltrazioni mafiose

Ben 9 ex Consiglieri Comunali di Partinico, eletti alle ultime amministrative del 2018, sarebbero stati, a vario titolo, collegati a personaggi che orbitano in Cosa Nostra o ad altri soggetti immischiati in svariate vicende giudiziarie.

I dettagli che “mostrerebbero il contesto in cui operava il Consiglio Comunale”, emergono dalla relazione della Prefettura di Palermo che ha portato il Consiglio dei Ministri a sciogliere le cariche elettive per infiltrazioni mafiose.

Oltre ai Consiglieri che avrebbero avuto a che fare con Nino Primavera per le liti sulla nomina del vertice del massimo consesso civico e, all’altro indagato in una operazione antimafia legata al settore del gioco d’azzardo, spuntano con l’omissis il coinvolgimento di altri due rappresentanti d’aula che sarebbero stati a disposizione della cosca locale. Per uno di loro la conferma sarebbe arrivata da un’intercettazione che riguarda sempre Antonino Primavera in un dialogo avuto con Giuseppe Tola, detto Nino, considerato esponente del mandamento. Nell’altro caso, un Consigliere Comunale che controllerebbe una cooperativa, avrebbe assunto nella stessa il 57enne Nunzio Cassara’, già condannato per associazione mafiosa.

La disamina della Prefettura fa emergere inoltre la presenza nell’assise civica di una Consigliera il cui defunto suocero avrebbe scontato una pena per mafia; un altro consigliere con alle spalle svariati precedenti di polizia che avrebbe avuto contatti con i fratelli Maurizio (assassinato nel 2005) e Paolo Lo Iacono. E l’elenco non si esaurisce qui. Ad occupare uno scranno dell’aula consiliare di Partinico anche la compagna di un ex consigliere, già condannato in primo grado per vari reati in danno all’Inps e all’epoca dei fatti sospeso dalla carica istituzionale; c’è poi un consigliere più volte denunciato per la violazione del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, figlio di un imprenditore agricolo arrestato a suo tempo per immigrazione clandestina e denunciato per aver affittato un terreno a coltivatori di canapa indiana; infine c’è un assessore dell’ex sindaco Maurizio De Luca, già Consigliere Comunale di Palermo, che rimase nel 2012 coinvolto in un’inchiesta su “falsi rimborsi”.

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