Incendi in Sicilia, inchieste su disastri ad Altofonte e allo Zingaro: chiesto stato di calamità
Pompieri e uomini della forestale ancora all’opera, questa mattina per spegnere gli ultimi focolai del vasto incendio che da sabato sera brucia ad Altofonte, costringendo circa 400 persone a lasciare le proprie abitazioni. Ingente la conta dei danni del rogo che ha distrutto il bosco della Moarda, danneggiato diversi immobili residenziali ed ha proseguito verso Portella della Ginestra e Piana degli Albanesi. Un vero e proprio disastro ambientale provocato dalla mano criminale dell’uomo che alla stessa ora ha appiccato il fuoco in diverse zone del sito, proprio per produrre l’effetto devastante e rendere difficili le operazioni di spegnimento. Sulla matrice dolosa dell’incendio non vi è alcun dubbio. I vigili del fuoco hanno accertato che sabato sera, intorno alle 21, cinque inneschi sono partiti quasi contemporaneamente creando un fronte di fuoco di oltre due chilometri. Il lavoro di Canadair, elicotteri, forestale, volontari è stato incessante, mentre altri piromani, nel trapanese, davano fuoco alla Riserva Naturale dello Zingaro. Mentre già da ieri le forze dell’ordine sono impegnate a dare un volto e un nome a chi ha messo la a rischio la vita di tante persone ed ha distrutto centinaia di ettari di vegetazione, il governo regionale intende chiedere lo stato di calamità. Nelle Procure di Palermo e Trapani arriveranno le relazioni e le notizie di reato e saranno aperte le inchieste per cercare di scovare i piromani che ogni anno, approfittando di afa e scirocco, mettono puntualmente a segno lo scellerato piano di distruzione. Di fronte alla brutalità con cui i roghi sono divampati, ieri sono già arrivate le dure prese di posizione dall’esecutivo regionale. L’assessore regionale al Territorio, Toto Cordaro parla di «atto di terrorismo contro l’umanità e l’ambiente» e chiede che vengano inasprite le pene per gli incendiari. Anche Salvo Cocina, capo della Protezione civile regionale è duro: «Non basta più spegnere ma occorre una azione di prevenzione bloccando preventivamente i piromani con ronde di pattugliamento e una attività di intelligence per scovare tali criminali». La Giunta regionale discuterà di come accelerare la riforma del comparto, affronterà i temi degli stagionali e dei concorsi annunciati per il corpo forestale, individuando i fondi necessari.