Carini, inaugurato il restauro della Madonna del Rosario e di San Domenico (Video)

Inaugurati, stamani, i lavori di restauro del gruppo scultoreo ligneo raffigurante la Madonna del Rosario con San Domenico, opera dello scultore Vittorio Griffo del Secolo XIX, che si venera nella omonima chiesa del Santissimo Rosario di Carini. L’Arciprete di Carini ha celebrato una Santa Messa alla presenza dell’omonima  congregazione presieduta da Angelo Mannino,  fondata diversi anni fa e formata da tanti giovani devoti che hanno finanziato con l’aiuto dei fedeli l’intervento di restauro e che, nel mese di ottobre, continuano a dedicare alla Vergine momenti di preghiera, celebrazioni e la processione del simulacro. Il restauro è stato curato dalla carinese Ivana Mancino. Il grande gruppo scultoreo è composto dalla Vergine Maria con in braccio il bambino Gesù, la quale si trova posta sopra una nuvola con tre Cherubini alati. La Vergine Maria è rappresentata con una veste bianca e il mantello azzurro che gli copre il capo e con il braccio sinistro dona a San Domenico la corona del Santo Rosario. Infatti nell’anno 1212 San Domenico pregò Maria affinché la aiutasse a combattere l’eresia albigese: la Vergine gli apparve e gli consegnò una corona del rosario che da quel momento divenne la preghiera potente per combattere le eresie e difendersi dagli infedeli. Il restauro, avvenuto nel laboratorio di Ivana Mancino, è stato lungo a causa della pandemia da covid 19 che ha fermato i lavori. L’opera si presentava in cattivo stato di conservazione con alcuni segni d’attacco da parte di insetti nocivi; a livello pittorico era lievemente danneggiata presentando anche diverse linee di frattura verticale e fessure. L’opera scultorea che ora può essere ammirata in tutta la sua bellezza è stata accolta con grande gioia e Fede da parte dei fedeli e con la soddisfazione dell’arciprete don Giacomo Sgroi, che sin da ragazzo era nel gruppo dei giovani devoti della Madonna. La devozione dei confrati guidati da Angelo Mannino e la generosità dei fedeli hanno permesso che questo progetto di restauro restituisse alla comunità cristiana un’opera di così grande valore artistico e devozionale.

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