Bellolampo, dopo gli arresti per tangenti commissariata la discarica
La discarica di Bellolampo viene commissariata. La Rap, la società partecipata del Comune di Palermo che gestisce i rifiuti in città ed anche la discarica, ha deciso di sottrarre l’impianto agli attuali funzionari che ne hanno il controllo. Di fatto si corre ai ripari dopo l’arresto del direttore tecnico, Vincenzo Bonanno, sorpreso dalla Dia ad intascare una tangente da 5 mila euro. La Rap, oltre a precisare che Bonanno fosse solo il coordinatore dell’impianto della partecipata e non il direttore tecnico come diffuso dalla Dia, occupandosi della gestione dei rifiuti e del sistema di trito vagliatura, lo ha immediatamente sospeso, così come ha esonerato l’effettivo direttore tecnico. Al loro posto arrivano due dirigenti interni: Antonino Putrone, responsabile dell’area Tecnica che sarà coadiuvato dall’avvocato Maria Concetta Codiglione, responsabile Affari legali dell’Anticorruzione in Rap. L’inchiesta non è finita visto che la stessa DIA conferma che gli arresti in flagranza di reato rientrano in una più ampia indagine sulla gestione dei rifiuti a Palermo “diretta ad esplorare i concreti interessi della criminalità organizzata di stampo mafioso nel ciclo dei rifiuti”. Già nei giorni scorsi la Rap è stata al centro di altre inchieste, come quella condotta dai carabinieri che ha portato a 21 arresti per maxi furti di carburante perpetrati ai danni della società che gestisce la discarica di Bellolampo.