Terrasini, singolare protesta contro costi per acquisizione Torre Alba (Video)
Ha avviato e sospeso nell’arco di poche ore uno sciopero della fame al fine di promuovere una petizione popolare da consegnare per conoscere la verità sulla vicenda dell’acquisizione di Torre Alba. Protagonista della singolare iniziativa è Antonio Ciaramitaro un cittadino di Terrasini che, ieri mattina, aveva avviato la sua protesta davanti al bene architettonico, stendendo uno striscione con la scritta “Vergogna”, poi fatto rimuovere dalla polizia municipale perché privo di autorizzazione anche per la raccolta delle firme. A quel punto, il manifestante si è appeso un cartello al collo e per diverse ore ha passeggiato in piazza Duomo per diffondere comunque la sua iniziativa. E’ stato poi don Davide Rasa, parroco della Chiesa Maria Santissima della Provvidenza, a convincerlo a sospendere lo sciopero della fame e a confidare nelle istituzioni per avere risposte alle sue domande. Antonio Ciaramitaro, con la petizione popolare intende raggiungere diversi obiettivi. Primo tra tutti l’annullamento del contratto che il comune ha firmato presso la Cassa Depositi e Prestiti di oltre 2 milioni di euro da ripagare in 20 anni e che, secondo Ciaramitaro, inciderà sulle tasche dei cittadini con una media di 500 euro a nucleo familiare; portare il aula consiliare l’intera vicenda giudiziaria per porre all’esame dell’apposita commissione gli atti e la documentazione del procedimento in itinere e se, la giunta non fosse in grado di dimostrare la necessità dell’assunzione del mutuo, di procedere alla rinuncia dell’acquisizione di Torre Alba. Nel caso in cui non si potesse tornare indietro, con la petizione popolare si intende ottenere un’accurata analisi dei costi e dei benefici e un serio progetto di risanamento ambientale, architettonico e di utilizzo del bene.