Terrasini, Nuova Iside: sequestrata scatola nera a nave che viaggiava sulla stessa rotta prima di sparire nel nulla

La nave Vulcanello, a cui è stata sequestrata la scatola nera, viaggiava sulla stessa rotta della Nuova Iside la notte tra il 12 e il 13 maggio scorsi, quando il peschereccio della marineria di Terrasini si è inabissato. Ed è proprio su questa grande imbarcazione battente bandiera italiana che si sta concentrando l’inchiesta della Procura della Repubblica di Palermo coordinata dal Procuratore aggiunto Ennio Petrigni e dal Sostituto Vincenzo Amico e, delegata alla Guardia Costiera.

Le autorità marittime hanno anche visionato il registro di bordo e ispezionato l’imbarcazione per verificarne lo stato.

L’apparecchio che registra tutto quello che succede a bordo potrebbe rivelare dettagli determinanti a chiarire il sospetto di un’avvenuta collisione tra la stessa nave che trasporta carburante e il motopesca affondato con a bordo Matteo, Giuseppe e Vito Lo Iacono; i primi due restituiti privi di vita dal mare, l’ultimo ancora disperso e di cui proseguono le ricerche della Marina Militare e della Guardia Costiera, all’opera anche per individuare e recuperare il delitto.

I contenuti della scatola nera della Vulcanello, in queste ore vengono analizzate da tecnici esperti che stanno estraendo tutte le informazioni utili alle indagini.

L’imbarcazione di 110 metri, come si evince anche dal servizio delle Iene trasmesso ieri sera su Italia Uno, alle ore 23 del 12 maggio, quindi poco meno di mezz’ora dopo dell’ultimo messaggio whatsapp ricevuto da un membro dell’equipaggio della nuova Iside, è passata a circa 10 miglia da San Vito Lo Capo, rallentando sensibilmente la velocità di marcia proprio sul punto in cui risultava localizzata la nuova Iside.

Dettaglio mostrato a Davide Golia da due cronisti del quotidiano Repubblica che hanno rilevato l’informazione da un app che traccia la navigazione dei natanti in mare in tempo reale.

Da lì a poco, il blue box della Nuova Iside avrebbe dovuto lanciare automaticamente, come avveniva ogni due ore, la posizione alle autorità marittime, ma del motopesca della marineria di Terrasini, invece, da quel momento si è persa ogni traccia.

La società armatrice della Nave Vulcanello, la Augustadue, del gruppo Mednav, ha confermato che la petroliera quella sera si trovava in zona, ma, tramite un responsabile delle relazioni esterne, ha negato che qualcuno possa avere visto qualcosa. L’azienda marittima avrebbe avviato una indagine interna per accertare eventuali responsabilità.

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