Terrasini, naufragio Nuova Iside: sequestrata la petroliera Vulcanello
Nuova svolta alle indagini sul naufragio della Nuova Iside. La Procura di Palermo ha disposto il sequestro della petroliera Vulcanello, su cui si stringe il cerchio dell’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Ennio Petrigni e dal sostituto Vincenzo Amico e delegata alla Guardia Costiera.
Al provvedimento di sequestro la Procura è giunta dopo l’analisi della scatola nera del bastimento che, avrebbe fornito i primi elementi utili alle indagini avviate sulla tragedia che è costata la vita ai marinai Matteo, Giuseppe e Vito Lo Iacono, quest’ultimo ancora disperso.
Il 12 maggio, intorno alle 23, a 12 miglia a nord da Capo San Vito, la Vulcanello passava proprio sulla rotta del peschereccio di Terrasini e proprio in quei momenti subiva uno strano rallentamento.
Dal tracciato pubblicato online dal sito Marinetraffic si evince nel dettaglio che, la sera del 12 maggio, alle 23,02 esatte, la Nave Vulcanello, da una velocità di marcia costante avuta durante tutto il tragitto di nodi 12,3, nel giro di pochi secondi scende ad 11,9, per ritornare gradualmente a 12,3 già alle 23,07; elementi di cui la Procura avrà tenuto conto, così come dei contenuti della scatola nera già analizzata. Se confermate, le indiscrezioni emerse sulla stampa, dalla sofisticata apparecchiatura, a quell’ora, non sarebbe stato rilevato audio vocale, ma solo forti rumori. Particolare che fa ipotizzare che, al momento della presunta collisione tra la Vulcanello che, stava procedendo con il pilota automatico e, la Nuova Iside, nella cabina di comando poteva non esservi personale vigile.
Peraltro, la società armatrice Augustadue, del gruppo Mednav, nei giorni scorsi confermava che quella sera la petroliera si trovava in zona, e tramite un responsabile delle relazioni esterne, negava che qualcuno abbia visto qualcosa.
Non è escluso che a breve l’inchiesta prenda ulteriormente forma con l’iscrizione di nomi nel registro degli indagati.
Intanto proseguono le ricerche di Marina Militare e Guardia Costiera del relitto e del suo comandante, il 26enne Vito Lo Iacono, ricordato sabato scorso, insieme alle altre due vittime, nel corso di una commemorazione organizzata dai sindaci di Terrasini e Cinisi, sulla banchina del porto, dove veniva ormeggiata la Nuova Iside.