Terrasini, due ufficiali della Vulcanello iscritti nel registro degli indagati (Video)
Arriva l’iscrizione nel registro degli indagati di due ufficiali della petroliera Vulcanello, l’imbarcazione battente bandiera italiana che la Procura di Palermo ha già sequestrato nell’ambito dell’inchiesta sul naufragio della Nuova Iside.
Un cittadino italiano e uno straniero sono accusati di omicidio colposo, sommersione di nave e omesso soccorso per il naufragio del motopesca della marineria di Terrasini e del suo equipaggio, affondati il 12 maggio scorsi a circa 10 miglia da San Vito Lo Capo.
I due, secondo il diario di bordo, quando la petroliera ha incrociato la rotta della barca dei pescatori dovevano controllare il radar nella plancia di comando. L’ipotesi è che la Vulcanello abbia avuto una collisione con la Nuova Iside, mentre nessuno vigilava.
Dall’esame della scatola nera della nave che trasporta carburante, non è emerso alcun audio vocale, ma solo rumori e un rallentamento proprio intorno alle 23, quando la posizione del Nuovo Iside coincide con quella della Vulcanello.
Inoltre segnale radar avrebbe riscontrato che le due imbarcazioni sarebbero entrate in rotta di collisione.
Attualmente la Vulcanello e’ ormeggiata al porto di Augusta, dove è in corso un accertamento tecnico irripetibile dei carabinieri del Ris, disposto dai magistrati titolari dell’inchiesta Ennio Petrigni e Vincenzo Amico.
A bordo del peschereccio della marineria di Terrasini c’erano Matteo, Giuseppe e Vito Lo Iacono, quest’ultimo comandante della Nuova Iside ancora disperso come la Nuova Iside e di cui proseguono le ricerche di Marina Militare e Guardia Costiera.
“Insieme alle famiglie – dichiara il loro avvocato Aldo Ruffino – desideriamo esprimere il nostro ringraziamento nei confronti della Procura di Palermo per l’intensa attività istruttoria svolta finora e ci auguriamo presto di poter giungere alla verità. Attendiamo, infine, che gli sforzi di Guardia Costiera e Marina Militare possano presto portare all’individuazione del relitto e al recupero del corpo del 26enne Vito Lo Iacono, comandante della Nuova Iside”.
Sulla richiesta avanzata dalla giovane vedova Cristina Alaimo, di riesumare la salma del marito, il marinaio 34enne Giuseppe Lo Iacono, per sottoporlo all’autopsia e chiarire le cause della sua morte, la Procura ha già comunicato al legale Aldo Ruffino che, al momento, non lo ritiene necessario.
Intanto, il sindaco di Terrasini Giosuè Maniaci, ringrazia la Procura per il lavoro fin qui svolto.