Naufragio Nuova Iside, lunedì si esploreranno gli interni del relitto. Si cercano i resti di Vito Lo Iacono
Lunedì, i sofisticati mezzi del cacciamine
Numana della Marina Militare, torneranno ad esplorare il relitto della Nuova
Iside, rinvenuto ieri, dopo oltre un
mese di ricerche.
Stavolta, proveranno ad esplorare l’interno
del relitto su cui si spera di rinvenire i resti del comandante del
peschereccio, Vito Lo Iacono, di cui si sono perse le tracce dalla sera del
naufragio della Nuova Iside, il 12 maggio scorso.
La conferma che il relitto rinvenuto ieri, fosse
quello del motopesca della marineria di Terrasini su cui hanno perso la vita anche
Matteo e Giuseppe Lo Iacono, i militari l’hanno avuta grazie ad alcune immagini
riprese dai robot mandati in profondità che, hanno immortalato la scritta “Nuova
Iside” che emergeva da una fiancata dell’imbarcazione finita in fondo al mare.
Il relitto è stato ritrovato in un’area a
circa 30 miglia a nord da Palermo, a quasi 1400 metri di profondità, grazie
all’impiego dei sensori della nave e di un veicolo filoguidato del Comando
Subacquei e Incursori (Comsubin).
E sarà lo stesso robot che, lunedì proverà ad entrare all’interno della Nuova
Iside e a filmarne le condizioni.
Le ricerche del relitto e del comandante Lo
Iacono erano state avviate dalla Marina
Militare lo scorso 30 maggio, prima con
l’impiego della fregata Carabiniere che aveva individuato un’area di possibile
presenza, dove il cacciamine Numana ha poi svolto ulteriori ricerche. Come fa
sapere la Marina Militare, “la profondità del fondale, la presenza di
forti correnti marine e, l’incertezza della posizione dell’affondamento e le
condizioni meteorologiche non ottimali, hanno reso la ricerca particolarmente
difficile e complessa”.
Le immagini e il restante materiale ritrovato
verranno ora messe a disposizione dell’autorità inquirente. Incerti i tempi del
totale recupero.