Montelepre, salvaguardia gestione autonoma servizio idrico: contenzioso rischia di mandare tutto all’aria (Video)
Dopo oltre due anni, e mesi e mesi di istruttoria, inoltri di documentazione, relazioni, cartografie, verifiche dei requisiti, redazione di schede, raccolta di dati, misurazioni, ricerche storiche sulle fonti idriche, il Comune di Montelepre ha ottenuto il parere favorevole sia dai tecnici che dal direttivo dell’Ati che ha approvato la salvaguardia della gestione in forma autonoma del servizio idrico. Ciò significa che l’ente locale non è più costretto a cedere le condutture ad Amap e che potrà continuare a gestire la propria acqua con un servizio giuridicamente riconosciuto. Questo risultato, però, rischia di essere vanificato da battaglie legali annunciate dai sindaci di alcuni comuni a cui la salvaguardia non è stata riconosciuta. Primo fra tutti il sindaco di Cinisi Giangiacomo Palazzolo che ha innescato il contenzioso, abbandonando l’aula dopo aver fatto mettere a verbale che per lui la seduta fosse nulla, perché 5 minuti dopo l’orario della convocazione il Presidente dell’Assemblea Territoriale Idrica Leoluca Orlando non era ancora arrivato e perché non era ancora stato raggiunto il numero legale. Azione condivisa anche dall’assessore ai servizi a rete del comune di Borgetto Roberto Davì e, dei sindaci di Terrasini e Giardinello, nonostante, in assenza di quest’ultimo in aula, pure l’ente locale da lui amministrato ha ottenuto la salvaguardia dall’assemblea che poi ha avuto luogo. Montelepre e Giardinello sono stati inseriti ieri nell’elenco dei comuni che avevano già ottenuto i pareri positivi dei tecnici e della stessa assemblea dell’Ati il 15 giugno scorso, cosi come Misilmeri, Villafrati e Campofelice di Roccella. Un contenzioso che potrebbe rovinare la festa ai sindaci che ieri hanno festeggiato il risultato ottenuto. Ma è chiaro che sia il sindaco di Montelepre Maria Rita Crisci, che, i colleghi degli altri 26 comuni salvaguardati dalla restituzione delle reti idriche si opporranno.