Il sindaco di Carini torna a chiedere, al nuovo Prefetto, un presidio della Polizia di Stato
La necessità di un presidio della Polizia di Stato nella città di Carini è stata rappresentata dal sindaco Giovì Monteleone al nuovo Prefetto di Palermo Giuseppe Forlani, in occasione della riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza a cui ha presenziato. Il primo cittadino, ha avuto modo di confrontarsi con l’autorità e di illustrargli la situazione della propria città, sottolineando quella che ormai è diventata una necessità insormontabile: la presenza di un commissariato di Polizia di Stato nel proprio territorio. “In questi anni – dice Monteleone – l’Arma dei Carabinieri, per la quale è stata rinnovata la richiesta di realizzare una nuova idonea caserma, ha rappresentato un punto di riferimento saldo e autorevole per la gestione dell’ordine pubblico, insieme all’azione instancabile della polizia municipale, ma proprio per rendere sostenibile il ruolo di tutte le parti e far fronte all’aumento esponenziale della popolazione nel nostro territorio, credo che sia ormai una necessità non più rimandabile. Un commissariato di Polizia di Stato significherebbe più sicurezza, più tutela dei cittadini, meno microcriminalità e meno abusi. Spero davvero che si riesca a raggiungere questo importante risultato, noi siamo pronti a discuterne – conclude Monteleone – per trovare la soluzione più pratica per tutti”.
Carini dall’unità d’Italia al 1970 ha avuto una popolazione oscillante tra i dodicimila e i diciassettemila abitanti. Ha poi conosciuto un incremento demografico fino a toccare, agli inizi degli Anni Novanta, i venticinquemila abitanti e oggi conta circa quarantamila cittadini, più migliaia di residenti non dichiarati, transfughi da Palermo e per lo più insediati in costruzioni abusive.
Per non parlare della stagione estiva, nel corso della quale, con continuità per l’intero periodo o con saltuarietà nei fine settimana, si riversano sul territorio comunale oltre centomila persone, vale a dire da tre a quattro volte gli abitanti stanziali, per lo più dislocate lungo la costa o nell’immediato retroterra, con ricadute facilmente intuibili, sia sul piano dell’erogazione dei servizi primari (rifiuti, decoro, salute) sia sul piano del controllo e delle tutele da assicurare a residenti e villeggianti.
Il territorio è molto vasto, con un’estensione di oltre settantasei chilometri quadrati, confinante con i territori sotto le giurisdizioni di Palermo, Monreale e Partinico. Già nel 1996 la rilevazione aerofotogrammetrica documentava l’insistenza di un costruito, al netto dei rustici rurali e industriali, idoneo ad allocare centoventimila persone. Tuttavia dal 1998 ad oggi sono state realizzate oltre cento lottizzazioni, approvate dal Consiglio Comunale in assenza di un aggiornato Piano Regolatore Generale e altre decine di lottizzazioni abusive.
Stante la vastità del territorio e lo stato di fatto di migliaia di nuove costruzioni, la presenza di tre uscite autostradali e tre stazioni metropolitane ferroviarie, la presenza di una zona industriale e commerciale di 370 ettari e il costruendo laboratorio di ricerca biotecnologica Ri.MED/ISMETT su un area di 17 ettari, la ZES di recente istituzione, diventa necessaria una presenza più diffusa e capillare delle Forze dell’Ordine, perché l’evidente boom di popolazione ha creato problemi sempre più gravi sotto il profilo dell’Ordine Pubblico e della Sicurezza.
Fino a che non è intervenuta la Riforma della Giustizia che ha abolito le Preture, Carini è stata sede della Pretura Mandamentale che aveva giurisdizione su sei Comuni limitrofi: Carini, Capaci, Cinisi, Terrasini, Torretta e Ustica. La Stazione e poi la Compagnia dei Carabinieri hanno svolto al meglio il proprio compito e hanno ottenuto significativi successi nella lotta alla mafia e criminalità diffusa. Ma il dilagare dei fenomeni di microcriminalità e di illegalità ha reso la situazione insostenibile. “Riteniamo – scrive il sindaco Giovì Monteleone nella richiesta ufficiale consegnata nelle mani del Prefetto Forlani – che l’opera dei Carabinieri non sia più sufficiente ad arginare lo stato delle cose e il deterioramento della coesione sociale che sta provocando il progressivo svuotamento dell’antico Centro Storico. Per questo sottoponiamo alla Sua attenzione la necessità di istituire, affiancando la Compagnia dei Carabinieri, un Commissariato della Polizia di Stato. Il Comune di Carini ha assolto un compito importante, offrendo all’Arma dei Carabinieri la possibilità di avere una nuova sede, con una più idonea e più centrale allocazione nel territorio. Tuttavia – conclude il sindaco di Carini – concordiamo sull’opportunità di dislocare nel nostro territorio un’altra Forza di Polizia”.