Giardinello, due arresti per furto ed estorsione ai danni di un avvocato
Due allevatori di Giardinello sono finiti in manette con l’accusa di furto ed estorsione. Si tratta di Vito e Salvatore Abbate, rispettivamente padre e figlio di 72 e 43 anni, entrambi con precedenti di polizia. I due sono stati sottoposti agli arresti domiciliari con l’obbligo di indossare il braccialetto elettronico e con il divieto di dimora a Partinico. Vito e Salvatore Abbate, secondo l’accusa, avevano preso di mira un avvocato residente a Terrasini, con l’obiettivo di sottrargli un terreno che insiste nel territorio di Partinico. Questa la ricostruzione fatta dai militari della compagnia partinicese che, per delineare il quadro probatorio, hanno messo insieme una serie di episodi avvenuti tra l’ottobre del 2018 e il marzo del 2019, tra cui furti, minacce e violenze aggravate dalla “metodologia mafiosa” commessi dagli indagati nei confronti dell’avvocato Fabio Tringali che, stanco e preoccupato delle vessazioni subite sarebbe arrivato al punto di abbandonare il proprio fondo agricolo di contrada Coda di Volpe a Partinico. Pare che i due allevatori, imparentati con il più noto Giuseppe Abbate, già condannato al 416 bis per associazione mafiosa ed attualmente in libertà vigilata, volessero usufruire di quell’area per far liberamente pascolare i propri capi di bestiame. Condiviso il quadro probatorio dei carabinieri della compagnia di Partinico, il Tribunale del Riesame si è così pronunciato sui loro arresti.