Cinisi- Montelepre- Giardinello: un contenzioso rischia di rendere nulla la seduta di oggi dell’Ati idrico

“L’assemblea dell’Ati e i provvedimenti adottati nella seduta odierna sono illegittimi”.

A sostenerlo è il sindaco di Cinisi Giangiacomo Palazzolo che prima di abbandonare l’aula dove, nell’ora stabilita il Presidente Leoluca Orlando non si era ancora presentato, ne’ tantomeno era stato raggiunto il numero legale, ha fatto mettere a verbale di diffidare lo svolgimento dell’Assemblea.

“La seduta di oggi – afferma Palazzolo – è nulla”. E come lui la pensano il sindaco di Terrasini Giosuè’ Maniaci, di Altofonte Angela De Luca, l’assessore ai servizi a rete di Borgetto Roberto Davi, ma anche i loro colleghi di Campofiorito, Bisacquino e Trabia che, seppur rimasti in aula, sono pronti ad adire alle vie legali avendo votato contro l’approvazione della salvaguardia della gestione autonoma del servizio idrico per 27 comuni, tra cui quello di Montelepre e Giardinello; il sindaco di quest’ultimo ente locale aveva seguito a ruota il collega di Cinisi, Giangiacomo Palazzolo, forse non sperando di rientrare tra le municipalità che non dovranno restituire le reti idriche ad Amap.

Montelepre e Giardinello sono stati inseriti oggi nell’elenco dei comuni che avevano già ottenuto i pareri positivi dei tecnici e della stessa assemblea dell’Ati il 15 giugno scorso, cosi come Misilmeri, Villafrati e Campofelice di Roccella.

Un contenzioso che potrebbe rovinare la festa al sindaco di Montelepre Maria Rita Crisci e allo stesso collega dissidente Antonio De Luca che hanno ottenuto l’autorizzazione a continuare a gestire le proprie reti e sorgenti idriche.

“Sono pronta a difendere nelle sedi opportune la validità del provvedimento adottato oggi dall’Assemblea Ati – dice il primo cittadino di Montelepre e, come me, tutti gli altri 26 comuni salvaguardati dalla restituzione delle reti idriche”.

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