Terrasini, proseguono le ricerche dei tre pescatori dispersi.
Di Loredana Badalamenti
Le ricerche dei tre pescatori di Terrasini, di cui non si hanno più notizie da oggi pomeriggio, sono proseguite anche nelle ore serali. Il vento di scirocco si è calmato e le motovedette della guardia costiera hanno scandagliato in lungo e in largo le acque, nel tratto di mare tra Ustica e Favignana, da dove Matteo Lo Iacono, il capitano della motopesca Nuova Iside, ha dato le ultime notizie alla sua famiglia questa mattina. Era in mare da 36 ore ed entro l’ora di pranzo avrebbe dovuto fare rientro al porto di Terrasini. A bordo con lui c’è anche il figlio Vito e un loro cugino, Giuseppe Lo Iacono, tutti pescatori usciti in mare per portare un po’ di pane a tavola. Il bollettino nautico preannuncia un peggioramento delle condizioni del mare già a partire dalle 2,00 di questa notte, pertanto le ricerche via mare sono state sospese a mezzanotte per riprendere domattina alle 6,00, mentre un elicottero della guardia costiera sta continuando a setacciare dall’alto l’area nella speranza di avvistarli. È stata la famiglia di Matteo Lo Iacono a lanciare l’allarme, questo pomeriggio, alla Capitaneria di Porto. I congiunti dell’equipaggio, preoccupati per il loro mancato rientro e per non essere più riusciti a rintracciare nessuno di loro telefonicamente, hanno lanciato l’SOS alle autorità marittime. Matteo Lo Iacono ha la licenza di Pesca al palanghero ed una quota per la Pesca del Pesce Spada. Molti altri pescherecci, nonostante le avverse condizioni meteorologiche di oggi, sono uscite in mare ed hanno fatto rientro al porto di Terrasini, ma per pesca ravvicinata, sotto costa, mentre l’equipaggio della Nuova Iside faceva pesca d’altura, alla ricerca del passaggio dei Pesci Spada, quindi, trovandosi già in mare aperto, ad oltre 30 miglia nautiche da Terrasini, hanno improvvisamente dovuto fare i conti con il vento di scirocco e libeccio ed onde alte e violente. Il peschereccio di circa 16 metri, purtroppo, non è dotato di sistemi di rilevamento satellitare da parte delle autorità marittime e questo rende ancora più difficili le ricerche. Inoltre proprio per le ridotte dimensioni, non sarebbe attrezzato di validi mezzi di salvataggio. A loro disposizione solo qualche salvagente e cinture di salvataggio. Diverse le ipotesi su ciò che può essere successo in alto mare : le onde alte potrebbero avere fatto imbarcare acqua al natante, ma non si può escludere un eventuale guasto al motore. Nel primo caso, il timore peggiore è che possa essersi aperta una falla nell’opera viva della motopesca e, a detta di esperti, non esiste pompa di sentina in grado di sgottare l’acqua.Nel caso di un guasto meccanico, invece, il forte vento potrebbe avere trascinato il peschereccio verso le acque della Sardegna.In ogni caso, i tre pescatori, sono abili nuotatori e non sarebbero a rischio di ipotermia.Matteo Lo Iacono, dalla marineria di Terrasini, è considerato un Capitano coraggioso, uno di quelli a cui sono sempre piaciute le sfide, capace di uscire per mare quando gli altri rientrano. L’intera comunità di Terrasini si è raccolta in preghiera in queste ore, sperando che l’intero equipaggio della Nuova Iside possa essere ritrovato sano e salvo. Tutti hanno accolto l’appello lanciato dal parroco della Chiesa Maria Santissima della Provvidenza, Don Davide Rasa, invocando la Vergine e San Pietro, protettori della marineria di Terrasini, affinché possano tornare vivi dalle loro famiglie. Nessuno è pronto ad affrontare un’eventuale tragedia. L’ultima risale a una decina di anni fa, quando si perse in mare un pescatore a bordo della lancia di stazza di un peschereccio di Lampara. RIPRODUZIONE RISERVATA (Nella foto Matteo e Vito Lo Iacono (padre e figlio) a bordo della motopesca Nuova Iside).