Terrasini, oggi l’autopsia di Matteo Lo Iacono, domani i funerali. Proseguono le ricerche del figlio Vito.

Mentre proseguono senza sosta le ricerche di Vito Lo Iacono, ultimo disperso dell’equipaggio della Nuova Iside, oggi pomeriggio, il corpo senza vita del capitano dell’imbarcazione Matteo Lo Iacono, verrà sottoposto all’autopsia all’Istituto di Medicina Legale del Policlinico di Palermo.

I suoi familiari, infatti, dopo l’ispezione cadaverica del medico legale, intervenuto al porto di Terrasini per il suo ritrovamento avvenuto a 12 miglia a Nord di Capo Gallo, hanno chiesto ed ottenuto, dal Magistrato di turno della Procura della Repubblica di Palermo, di sottoporre il proprio congiunto all’esame autoptico.

L’indagine necroscopica potrebbe, intanto, stabilire l’ora del decesso di Mattelo Lo Iacono e, rivelare dettagli su ciò che può essere accaduto a bordo della Nuova Iside nella notte tra martedì e mercoledì scorsi,  nella tragedia che ha travolto anche il figlio Vito, ancora disperso e il loro cugino Giuseppe Lo Iacono, recuperato privo di vita al largo di Ustica giovedì scorso.

Attraverso il legale Aldo Ruffino che, entrambe le famiglie hanno nominato, si intende andare a fondo su ciò che può essere accaduto sull’imbarcazione che, non ha neppure lanciato il mayday. Secondo la ricostruzione dei fatti, non è da escludere l’ipotesi che la motopesca possa essere stata speronata da qualche nave mercantile di passaggio.

Dopo l’autopsia, in serata, la salma di Matteo Lo Iacono verrà restituita alla famiglia e domani, alle 15,30, nella nuova Chiesa all’aperto Regina Pacis allestita al Villaggio dei Pescatori, Don Davide Rasa celebrerà i suoi funerali.

Sul fronte delle ricerche di Vito Lo Iacono, figlio del capitano Matteo,    motovedette d’altura della Guardia Costiera, un velivolo ad ala fissa Atr 42 Manta e un elicottero dell’Aeronautica militare, continuano a pattugliare tutta la zona di mare compresa tra l’ultima posizione nota della Nuova Iside, la costa palermitana e l’isola di Ustica, tenuto conto anche delle condizioni metereologiche presenti nell’area e fintanto che le stesse consentiranno il mantenimento del notevole dispositivo aeronavale di ricerca.

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