Terrasini, la tragedia della “Nuova Iside” al centro di un’interrogazione parlamentare
“E’ necessario che il Governo attivi tutti gli strumenti necessari a ritrovare il relitto e che intensifichi le attività di ricerca per ritrovare l’ultimo disperso”. E’ quanto chiede in un interrogazione parlamentare rivolta ai Ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti e della Difesa, il deputato nazionale di Sinistra Ecologia e Libertà Erasmo Palazzotto, affinchè si faccia luce sulla tragedia della Nuova Iside, la motopesca della marineria di Terrasini di cui non si hanno più notizie dalla notte tra il 12 e il 13 maggio scorsi. Nei giorni successivi sono stati recuperati i corpi senza vita di due dei tre marinai, quelli di Giuseppe Lo Iacono e del capitano Matteo Lo Iacono, mentre ad oggi il comandante Vito Lo Iacono è ancora disperso. Nell’interrogazione parlamentare, Palazzotto, evidenzia il fatto che, il legale delle due famiglie Lo Iacono, l’avvocato Aldo Ruffino, non esclude che la “Nuova Iside” possa essere stata speronata da un’altra imbarcazione, poiché non appare vi fossero condizioni meteo-marine tali da determinare l’affondamento di un peschereccio lungo 16 metri. Per Palazzotto è indispensabile che si riesca a ricostruire cosa è accaduto quella notte, proseguendo ed intensificando le ricerche con tutti gli strumenti disponibili e i supporti tecnologici necessari, fino a quando non verrà ritrovato anche l’ultimo dei tre pescatori ancora disperso e il peschereccio sommerso. Il deputato parlamentare chiede inoltre di sapere di quali ulteriori elementi dispone il governo in merito al tragico naufragio, se il governo non intenda procedere con il recupero delle scatole nere delle imbarcazioni che hanno solcato il tratto di mare da San Vito Lo Capo a Ustica tra il 12 e il 13 maggio oltre ad impiegare tutte le più moderne attrezzature in uso alla marina militare al fine di rendere ancora più efficaci le operazioni di ricerca così da poter accertare le reali cause dell’incidente e, infine di sapere quali ulteriori iniziative intende adottare. In realtà, la Marina Militare ha già inviato nei giorni scorsi rinforzi per le ricerche del peschereccio Nuova Iside e del Comandante Vito Lo Iacono, con la fregata carabiniere che, grazie alle sue significative capacità di ricerca subacquea di profondità, da giorni scandaglia i fondali nella zona di mare in cui ricade l’ultima posizione nota del peschereccio, cosi come rilevata dalla strumentazione di bordo e registrata dai sistemi di monitoraggio del traffico navale in dotazione alla Guardia Costiera. Si è ancora in attesa, invece, di una nave della Marina Militare che svolge il compito di appoggio subacqueo per i Palombari del COMSUBIN, che è specializzata nelle ricerche dei relitti in fondo al mare ed è anche dotata di sommergibili e robot che scandagliano i fondali.