Terrasini, la marineria piange la morte del capitano Matteo Lo Iacono (Video)

La marineria di Terrasini piange un’altra vittima del mare. A poche ore dal rinvenimento e della sepoltura di Giuseppe Lo Iacono, un altro membro dell’equipaggio della motopesca Nuova Iside è riemerso a 14 miglia a nord di Capo Gallo. Si tratta del capitano dell’imbarcazione, il 53 enne Matteo Lo Iacono di cui non si avevano più notizie da mercoledì scorso. Ancora disperso il figlio Vito. Ad avvistare il cadavere in acqua sono stati gli uomini del traghetto di linea Antonello da Messina lungo la tratta Palermo-Ustica. Immediatamente hanno allertato la Guardia Costiera che, dopo un primo riconoscimento, ha trasferito la salma al porto di Terrasini.  Questa volta, l’area dell’Ufficio circoscrizionale marittimo è stato chiuso completamente al traffico veicolare e pedonale. Un centinaio di carabinieri della compagnia di Carini hanno creato una sorta di barriera umana per impedire a chiunque di accedere durante le operazioni di riconoscimento da parte della famiglia e dell’ispezione del medico legale intervenuto sul posto.

 Matteo Lo Iacono, insieme al figlio Vito e al cugino Giuseppe Lo Iacono, dopo oltre due mesi di lockdown era uscito in mare lunedì mattina,  per una battuta di pesca di altura tra Ustica e Favignana. Mercoledì mattina aveva avvertito la famiglia che, per l’ora di pranzo con la Nuova Iside, con tutto l’equipaggio sarebbe rientrato a casa. Ma da quel momento in poi,  di loro,  si sarebbe persa ogni traccia, al punto da spingere i familiari, poche ore dopo, a lanciare l’SOS alla Capitaneria di Porto che, nonostante le sfavorevoli condizioni meteo marine dei giorni scorsi, non ha mai smesso di cercarli. Nel primo pomeriggio di giovedì il mare ha restituito il corpo di Giuseppe Lo Iacono, già sepolto nel cimitero di Cinisi dopo i funerali di ieri. Questa mattina, l’ennesimo tragico ritrovamento di Matteo Lo Iacono, il capitano della Nuova Iside.

Le ricerche di Vito Lo Iacono, ultimo disperso, continuano senza sosta  con l’impiego di tre motovedette d’altura  della Guardia Costiera, di un velivolo ad ala fissa Atr 42 Manta e di un elicottero dell’Aeronautica militare che, continueranno a pattugliare tutta la zona di mare compresa tra l’ultima posizione nota della Nuova Iside, la costa palermitana e l’isola di Ustica, tenuto conto  anche delle condizioni metereologiche presenti nell’area e fintanto che le stesse consentiranno il mantenimento del notevole dispositivo aeronavale di ricerca.

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