San Giuseppe Jato, affidati lavori “consolidamento costone roccioso Monte Jato
Affidati i lavori per il consolidamento del costone roccioso che sovrasta San Giuseppe Jato. Ad aggiudicarsi la gara è stata la ditta «Cicas srl» di Napoli, con un ribasso del 33,6 per cento. A renderlo noto è l’Ufficio regionale contro il dissesto idrogeologico diretto da Maurizio Croce e guidato dal presidente Nello Musumeci. Il finanziamento complessivo ammonta a un milione e 650 mila euro. A chiedere le somme nel 2014, nell’ambito del «Patto per il Sud», era stato il Comune di San Giuseppe Jato, guidato dall’allora sindaco Davide Licari. L’obiettivo era mitigare il rischio idrogeologico. E due anni dopo nel 2016, con una delibera del Cipe, arrivò la conferma del finanziamento. Il versante sul quale adesso sono previsti gli interventi è interessato da un’intensa fratturazione, che è stata amplificata dalle attività di estrazione del materiale in quella che ormai è conosciuta come l’ex cava Traina. Attività che ha determinato la formazione di un numero elevato di blocchi instabili di dimensioni variabili. «Il pericolo di crolli e i rischi per l’incolumità pubblica – si legge in una nota della Regione –, in quest’area compresa tra l’ex cava Traina e la sommità di Monte Jato, sono molto concreti, soprattutto se si considera la presenza di massi instabili sulla parete rocciosa e la vicinanza di numerose abitazioni. l versante è, infatti, interessato da u n’intensa fratturazione. Si procederà con la realizzazione di opere di difesa passiva come le barriere paramassi, in grado di arrestare i blocchi rocciosi in equilibrio precario e l’imbracatura degli elementi lapidei mediante funi in acciaio». L’Ufficio regionale contro il dissesto idrogeologico interverrà anche a Bisacquino. Dove è previsto il ripristino di via Quaranta, l’arteria che collega con i Comuni di Giuliana e Chiusa Sclafani. La gara è stata aggiudicata dal «Consorzio Stabile Geco Scarl» di Anzio, grazie a un ribasso del 25,8 per cento. «Le soluzioni tecniche – fanno sapere dalla Regione – consistono nella realizzazione di una paratia di pali della lunghezza di trenta metri lineari a ridosso del ciglio stradale sino alla Provinciale 35. Un ponte lungo dieci metri in un’unica campata permetterà di attraversare il torrente Monte Peloso. Saranno quindi riposizionate le barriere di sicurezza, rifatta la pavimentazione stradale e una serie di gabbionate, per la definitiva sistemazione dell’alveo del torrente»