San Cipirello, cambia il regolamento per assegnazione lotti dell’area Libero Grassi
Stop alle designazioni politiche per l’assegnazione dei lotti dell’insediamento produttivo «Libero Grassi». È stato modificato nei giorni scorsi il regolamento comunale. In particolare la delibera approvata dalla Commissione straordinaria riscrive l’articolo 4 relativo ai componenti della commissione chiamata ad assegnare i lotti in contrada Bassetto. L’obiettivo è separare le funzioni tra organi politici e amministrativi. Il precedente regolamento, approvato nel 2013, non era in linea con le direttive regionali. Della commissione faranno parte d’ora in poi il dirigente dell’area tecnica e il responsabile dell’ufficio Attività produttive comunali; due esperti in materia di artigianato designati dalla commissione provinciale per l’artigianato; un esperto designato dalla associazione provinciale dei piccoli industriali; un funzionario dell’assessorato regionale alla Cooperazione e quattro rappresentati delle associazioni di cate-goria firmatarie di contratti collettivi nazionali. La commissione, nomina con delibera consiliare, durerà in carica 3 anni. Il precedente regolamento prevedeva invece la presenza di due componenti scelti dal consiglio comunale: uno indicato dalla maggioranza; l’altro dalla minoranza. Nomi da individuare tra le categorie professionali ed imprenditoriali del territorio. Era prevista anche la presenza di un rappresentante dell’albo unico dei commercialisti. L’anno scorso però l’iter per l’assegnazione di tre capannoni dell’ex area Sirap finì sotto la lente d’ingrandimento della Prefettura. Durante l’accesso ispettivo al Comune, che ha portato alla scioglimento per infiltrazioni mafiose, emersero –infatti- delle irregolarità anche nella gara per i lotti produttivi. La commissione aggiudicatrice risultava essere composta da membri «illegittimamente nominati». A sollevare la vicenda furono due interrogazioni dei consiglieri d’oppo – sizione che contestarono le nomine fatte dall’allora sindaco Vincenzo Geluso e dal suo vice Claudio Russo. I due, anziché nominare due componenti esterni scelti dal Consiglio comunale, incaricarono due consiglieri di maggioranza. E lo fecero, nell’otto – bre del 2018, con due determine sindacali: la prima, firmata dal primo cittadino Geluso, nominava i consiglieri Piera Rizzuto e Claudio Crociata; la seconda, firmata stavolta dal vicesindaco Russo, confermava Rizzuto, ma nominava se stesso al posto di Crociata. Con una evidente ipotesi di conflittualità di interessi. In sede di commissione anche un ingegnere nominato dall’assessorato regionale Attività produttive sollevò delle perplessità. L’iter di gara a gennaio del 2019 si fermò. Al Comune nel frattempo erano giunti gli ispettori inviati dall’allora prefetto Antonella De Miro.